Conte "lo smemorato" perde le staffe. "Ricostruzioni imbecilli sul mio conto"

Beppe Grillo, Elly Schlein. Infine, Matteo Salvini. Dopo settimane passate ad attaccare quello che è stato il fondatore del suo partito e la forza politica che dovrebbe essere l'alleata principale del M5s, Giuseppe Conte sfodera gli artigli contro il governo. Il bersaglio è Salvini. Il tema è il processo Open Arms, da cui il leghista è stato assolto venerdì sera. Si tratta di fatti che risalgono all'agosto del 2019. (il Giornale)

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Alessandro Gonzato 22 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Secondo quanto confermato dalla Lega, nelle scorse ore c’è stata la “cordiale telefonata” tra il vicepremier e l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. Tante le manifestazioni di sostegno e vicinanza a Matteo Salvini dopo la sentenza di assoluzione nel processo Open Arms, che lo vedeva imputato dei reati di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. (il Giornale)

E non poteva essere diversamente. Visibilmente soddisfatto, rilassato, il segretario leghista risponde volentieri alle domande. (il manifesto)

Nordio: "Il processo Open Arms non doveva neanche iniziare. Bisognerà risarcire gli errori dei pm"

“Al ministero dell’infrastrutture, abbiamo tanti progetti e tanti cantieri, tante opere, le Olimpiadi Milano-Cortina, il Ponte sullo Stretto, una nuova rete ferroviaria con oltre 1000 cantieri aperti, per cui sono contento di quello che abbiamo fatto e quello che faremo. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo a un giornalista che le chiedeva se potrà tornare a fare il ministro dell’Interno.Sulla sentenza Open Arms, ha detto Meloni, “mi pare un fatto che l’oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica” ma “oggi sia io che Salvini siamo contenti del lavoro che svolge l’ottimo ministro dell’Interno”. (Agenzia askanews)

La sentenza di primo grado del processo Open arms è il "segnale che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano le leggi prescindendo dalle loro idee politiche" e che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare: e comunque avrebbe dovuto coinvolgere (Secolo d'Italia)