Concordato preventivo in scadenza il 31 ottobre, si teme il flop con l’adesione al 10%

Concordato preventivo in scadenza il 31 ottobre, si teme il flop con l’adesione al 10%
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QuiFinanza ECONOMIA

Scade il 31 ottobre 2024 la possibilità di aderire al concordato preventivo biennale, la misura pensata dal governo Meloni per permettere a determinate tipologie di contribuenti di sanare, a condizioni molto vantaggiose, le somme evase nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022. L’esecutivo spera con questa mossa di aumentare il gettito delle entrate, ma al momento sembra che l’adesione sia ancora molto bassa e che si possa palesare l'ipotesi di un flop. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Dovremmo avere sicuramente delle notizie positive ma se il contribuente non aderirà a questo tipo di definizione ed è un contribuente che ritiene di essere nel giusto, e ha pagato le sue imposte, non avrà nulla da temere", ha affermato nel corso di un'audizione alla Commissione Bilancio del Senato sul decreto fiscale. (LA STAMPA Finanza)

Le adesioni al concordato preventivo? “Dovremmo avere notizie positive“. (Il Fatto Quotidiano)

«Se un contribuente non aderirà al concordato e ritiene di essere nel giusto e di aver pagato le sue imposte non avrà nulla da temere. È quanto ha spiegato ieri il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, nel corso dell'audizione sul dl Fiscale presso la commissione Bilancio del Senato. (il Giornale)

Concordato preventivo, conto alla rovescia per le adesioni

Ultim'ora news 30 ottobre ore 20 (Milano Finanza)

Inserisci l'indirizzo Email a cui inviare il pdf: i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA) di cui all’articolo 9-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. (Fiscoetasse)

Alla vigilia della scadenza del termine del concordato preventivo, il 31 ottobre, le adesioni sono ancora poche. E riguardano solo quelli che già sanno che è più conveniente pagare l’imposta sostitutiva del concordato, nel 2024 e nel 2025, piuttosto che la normale Irpef. (Corriere della Sera)