Quei venti dall'Est che fingiamo di non sentire
A Fiuggi Tajani dice che non andremo a combattere in Ucraina. Francia e Germania pensano il contrario. A Berlino preparano le industrie alla guerra. Ed ai cittadini dicono di costruire bunker Alessio Porcu Ad majorem Dei gloriam Clicca per ascoltare Alle 17:55 di lunedì 25 novembre sulle home page dei principali quotidiani nazionali non c’è una sola riga sul G7 in corso a Fiuggi. Il che non fornisce la dimensione della pochezza dell’evento ospitato in Ciociaria. (AlessioPorcu.it)
Ne parlano anche altre testate
La domanda che affligge l’Europa da ormai più di un anno è soprattutto una: come deve reagire Bruxelles alla rielezione di Donald Trump e a un suo eventuale disimpegno in Ucraina? Rimanere in stallo, fare un passo indietro o addirittura rilanciare sono le tre opzioni di un’Unione che rischia di rimanere sola a sostenere un esercito, quello di Kiev, sempre più in difficoltà di fronte alla superiorità numerica e tecnologica degli uomini della Federazione che continuano ad avanzare nel Donetsk e preparano la riconquista totale del Kursk. (Il Fatto Quotidiano)
La Russia continua a premere sull'Ucraina, rafforzando i suoi ranghi sul terreno, per conquistare più territorio possibile prima di un eventuale negoziato, favorito da Donald Trump. (La Stampa)
Che cosa cambierà in Ucraina dal 21 gennaio, con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca? Secondo Le Monde alcuni importanti paesi dell’Ue starebbero addirittura ripensando a inviare le proprie truppe sul terreno. (Il Fatto Quotidiano)
I ministri della Difesa di Germania, Francia, Polonia, Italia e Regno Unito si sono incontrati a Berlino per discutere le misure per rafforzare la sicurezza e la difesa in Europa. Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov è intervenuto in videocollegamento. (La Stampa)
Messaggio durissimo del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev che ha esortato l'Europa a fermare il sostegno all'Ucraina o affrontare i danni potenzialmente devastanti dell'ultimo missile a raggio intermedio di cui si è dotata Mosca, l'Oreshnik. (la Repubblica)
L'offensiva si svilupperebbe nella parte meridionale dell'Oblast di Donetsk, dove le truppe di Mosca avanzano di giorno in giorno. Il portavoce del Comando meridionale dell'esercito ucraino, Vladyslav Voloshyn, ad Apostrophe Tv ha dichiarato che i russi si concentreranno probabilmente attorno a Velyka Novosilka, uno degli insediamenti più grandi della zona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)