Auchan stima di tagliare quasi 2.400 posti in Francia
Il gruppo della grande distribuzione Auchan ha presentato ai sindacati un progetto che minaccia di tagliare 2.389 posti di lavoro in Francia, attraverso la chiusura di una decina di negozi, nel tentativo di rilanciarsi dopo diversi esercizi complicati. Nel dettaglio, riferisce la direzione, il colosso della grande distribuzione che Oltralpe occupa circa 54.000 persone prevede di tagliare 784 posti nelle sue sedi amministrative e 915 posti nei punti vendita. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Schaeffler licenzia 4.700 dipendenti La comunicazione è arrivata attraverso una nota ufficiale del gruppo: "Si tratta della risposta dell'azienda a un ambiente di mercato difficile, alla crescente concorrenza globale e alla trasformazione in corso, in particolare nell'industria degli equipaggiatori automobilistici". (EuropaToday)
Una scelta … Anche Michelin in Francia, entro l’inizio del 2026, chiuderà due stabilimenti. (la Repubblica)
L’azienda ha comunicato la riduzione lorda di circa 4.700 posti di lavoro in Europa, di cui circa 2.800 in Germania. L'azienda tedesca è fornitore per la filiera dell'automotive, registra debolezza business industriale e crollo e-car (LAPRESSE)
È esplosa la rabbia dei dipendenti della Michelin in Francia dopo che l'azienda ha annunciato la chiusura dei siti di Cholet e Vannes, entro il 2026, citando il "crollo delle vendite" di pneumatici per camion e furgoni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La produzione sarà fermata dall'11 novembre e verrà avviata la discussione coi sindacati sulle misure di sostegno. Lo annuncia il gruppo francese di pneumatici spiegando che "non è stato possibile preservare la redditività dei due stabilimenti" sotto il peso del "peggioramento della competitività dell'Europa, in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia". (Tiscali Notizie)
Michelin ha annunciato che chiuderà le fabbriche francesi di Cholet e Vannes entro i primi mesi del 2026. Le chiusure comporteranno la perdita di 1.254 posti di lavoro. L'azienda ha definito la decisione "inevitabile" date le "gravi difficoltà economiche" affrontate dai due siti "da diversi anni" e rientra in un più ampio piano di ristrutturazione che ha già portato alla dismissione di altri siti produttivi in Europa. (LA STAMPA Finanza)