No alla violenza contro le donne: flash mob in tribunale

Iniziative anche in tribunale a Cremona in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per sensibilizzare l’opinione pubblica ad unirsi a combattere contro la violenza di genere, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Cremona ha appuntato sulle giacche degli avvocati maschi e di tutti gli utenti uomini che si trovavano a palazzo di giustizia una coccarda rossa come simbolo. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altre testate

Sassari. Un ordine del giorno per avviare con farmacisti, medici di base e commercianti un percorso che doti Sassari di una rete di protezione per le donne vittime di violenza attraverso l’attivazione di punti di rifugio in cui ricevere accoglienza e supporto nella richiesta di assistenza ai centri antiviolenza. (SARdies.it)

È arancione il colore che illumina i templi di Paestum, una tonalità luminosa e carica di speranza, scelta come simbolo della campagna globale “Orange the World” promossa da UN Women, a cui ha aderito il Ministero della Cultura. (ilmattino.it)

Secondo i risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione, illustrati nel Report FragilItalia “Violenza di genere: le tante forme della violenza e le misure per contrastarla”, elaborato da AreaStudi Legacoop e Ipsos, gli italiani ritengono che le cooperative possano dare un contributo per contrastare la violenza di genere, indicando anche gli ambiti di intervento. (Italia Oggi)

Quanto è inutile la Giornata contro la violenza sulle donne

Amelia Esposito elenca e analizza i dati del 2024 sulla violenza contro le donne, a un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin. Hnia Harrati racconta la sua storia di bambina scappata con la famiglia da un padre padrone, e diventata una stilista che ora aiuta persone con esperienze simili alla sua. (Corriere della Sera)

Tuttavia la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, istituita da una risoluzione dell’Onu del 17 dicembre del 1999, nella sua enunciazione esprime un concetto abbastanza ingenuo, se non addirittura stupido. (Nicola Porro)

In dieci anni la percezione socio-culturale della violenza di genere non è cambiata: «L'Italia è ancora spaccata a metà: tra chi crede sia un fenomeno strutturarle, chi colpevolizza le vittime e chi invece crede sia qualcosa di distante dalla propria quotidianità», spiega a Open Martina Albini, coordinatrice Advocacy Nazionale e Centro Studi di WeWorld (Open)