Camera, protesta in aula contro Crippa: le opposizioni cantano «Bella ciao» e mostrano il tricolore

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Corriere TV INTERNO

«Che Crippa, vice segretario della Lega, possa dire che è peggio cantare Bella ciao, che fare il simbolo della X Mas è una roba che non sta nè in cielo nè in terra. Dovresti uscire da quest'Aula», le parole di Riccardo Ricciardi del Movimento 5 Stelle alla Camera. Poi la protesta, le opposizioni cantano «Bella ciao» e la seduta viene sospesa. (Corriere TV)

Ne parlano anche altre testate

Si torna in Aula, dopo i calci e i pugni di ieri alla Camera durante il voto sul ddl autonomia, con il deputato 5S Leonardo Donno uscito in sedia a rotelle colpito da un collega (o più) dell’opposizione. (la Repubblica)

''Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. (Adnkronos)

Nel parapiglia indegno scatenatosi in aula, Donno è crollato a terra e uscito da Montecitorio in carrozzina. Il leghista è quello che mercoledì sera ha tentato di colpire in aula il deputato del Movimento 5 Stelle, come da lui stesso ammesso, mancandolo. (Liberoquotidiano.it)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)

La rissa a Montecitorio è partita quando Leonardo Donno (M5s) ha provato a consegnare al ministro Calderoli una bandiera tricolore. La tensione era già decisamente alta nel dibattito sull'autonomia differenziata. (Fanpage.it)

Quel che è accaduto ieri è qualcosa che in dieci anni di attività Parlamentare non solo non avevo mai visto ma non mi ero neanche immaginato che potesse accadere. Per di più il verbale della seduta non menziona quanto accaduto. (Il Fatto Quotidiano)