Meloni fa il verso ai parlamentari che la criticano in Aula sul decreto Caivano: “Eo, eo anche no”

“Io penso che uno debba riconoscere quello che abbiamo fatto a Caivano. Siamo stati noi a buttare fuori 36 camorristi dalle case occupate della povera gente”. Così la premier Giorgia Meloni nella sua replica al Senato, infervorandosi a Palazzo Madama, ha ribattuto al disappunto che si sentiva in Aula dai banchi delle opposizioni. Meloni ha alzato la voce facendo il verso ai brusii di critica. Poi ha concluso, commentando i versi dall’Aula: “Quando uno non l’ha fatto prima di noi, anche no. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

"Dobbiamo riconoscere i progressi compiuti e premiare gli sforzi fatti. Occasione per ribadire la posizione italiana favorevole all’allargamento della Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ieri al Senato l’obiettivo era soprattutto Renzi che, come Prodi, le aveva rimproverato di essere succube della nuova narrazione trumpiana portata qui in Italia da Elon Musk divenuto suo caro amico. (L'Eco di Bergamo)

Il pensiero di tutti è andato all’uomo più ricco del mondo, capace con i suoi soldi e la sua influenza, fattori duplicati dall’alleanza con Donald Trump, di condizionare gli equilibri globali e le politiche interne degli stati sovrani. (Radio Popolare)

Monti attacca Meloni: "Musk eretto a protettorato morale del Paese". Lei: "Non prendo ordini da nessuno". I video

Al Senato il secondo round parlamentare di Giorgia Meloni, alla vigilia del Consiglio europeo, si trasforma in una sorta di corrida con le opposizioni. Con la premier che risponde colpo su colpo alle critiche: il senatore a vita Monti la punge sul «protettorato morale» di Elon Musk («Troppa provincialistica soddisfazione per il plauso di certi potenti»)? «Ma che film avete visto?», reagisce lei. (il Giornale)

In onda stasera 18 dicembre ore 21.10 L’ex presidente del Consiglio parla a ‘Di Bella sul 28’: “Premier non ha detto nulla quando Musk ha fatto apprezzamenti negativi sul sistema giudiziario italiano. Riconosco che la Meloni ha notevoli capacità nelle relazioni con l’Europa ma cerchi di creare consenso e non dissenso”. (TV2000)

Uno spettacolo che a tratti sembrava replicare il suo intervento di Atreju, almeno nei toni, quelli che sovente la accompagnano e con cui si è difesa dalle critiche di Mario Monti, poi del M5S ma anche dal Pd. (Tiscali Notizie)