Guerra ucraina, dai Samp-T agli Storm Shadows: ecco i missili per Kiev dall'Italia, Meloni vede Zelensky

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Si salutano ormai come vecchi amici. Pensare che non sono passati neanche due anni. Bastano a cementare un rapporto umano, oltreché politico, tra Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky, che si ritrovano fra i padiglioni del Washington Convention Center, nell’ultimo giorno del summit Nato nella capitale americana. Le incognite Non è tempo di convenevoli però. Joe Biden vacilla alla Casa Bianca, Donald Trump bussa al suo cancello, in Europa i partiti filorussi riprendono forza e serrano i ranghi. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Stiamo facendo di tutto per far perdere il terrore russo. E non solo questo serve al nostro Paese, ma serve a tutti, a tutti i partner, a tutte le nazioni". Lo scrive in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, concluso il vertice della Nato. (Adnkronos)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parla in chiusura del vertice Nato di Washington. Loda la compattezza degli Alleati sul sostegno all’Ucraina e manda un messaggio al suo vice Matteo Salvini, che negli ultimi giorni si è detto opposto agli aiuti militari per Kiev: “La posizione italiana è chiarissima in tutto il mondo”. (LAPRESSE)

I due leader hanno quindi passato in rassegna i risultati del Consiglio NATO-Ucraina e del vertice per la pace che si è svolto in Svizzera e i relativi seguiti. Al centro del colloquio l’andamento del conflitto in corso, a partire dalle gravi conseguenze del bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Kiev (Governo)

Meloni blocca Salvini e critica Orban: “Sull’Ucraina la nostra linea non cambia, tutto il mondo lo sa. Dopo i viaggi del premier ungherese Putin ha bombardato un ospedale”. E sulla sfida tra Trump e B

"Soddisfazione" per il summit Nato, apertura sull'Ursula bis ma anche a forme di collaborazione con i Patrioti, e bacchettata a Matteo Salvini sull'Ucraina. (L'HuffPost)

I paesi della Nato riuniti a Washington si sono impegnati a fornire 43,28 miliardi di dollari in aiuti militari alle Forze armate dell'Ucraina entro il prossimo anno. Non si fa tuttavia menzione dell'impegno multi-annuale nella fornitura di armi chiesto dal segretario generale uscente Jens Stoltenberg. (Limes)

A metà del soggiorno, un po’ misteriosamente, quel vessillo è improvvisamente scomparso. Regis l’aveva accolta esponendo tre bandiere: una degli Stati Uniti, quella col logo della catena dell’hotel e una terza arcobaleno per il mese del Pride, che in realtà era giugno. (la Repubblica)