Allarme Microsoft sulle interferenze elettorali Usa: tante accuse, poche prove
Un report di Microsoft evidenzia tentativi di interferenza elettorale da parte di Russia, Iran e Cina, mirati a favorire Trump e danneggiare Kamala Harris, ma senza riportare praticamente alcun fatto concreto. Siamo di fronte a propaganda, disinformazione o manipolazione? (Agenda Digitale)
Ne parlano anche altre fonti
Quattro anni fa hacker di diversi Paesi «ostili» avevano alimentato polemiche sui conteggi delle schede, le ratifiche del voto nei vari stati e su presunti brogli. Agenti di Russia, Iran e Cina sono al lavoro per diffondere disinformazione e fake news sulle elezioni americane. (Gazzetta del Sud)
Il Dipartimento di Stato sostiene che l’attività di Russia, ma anche di Cina e Iran potrebbero avere conseguenze enormi nella corsa del 2024. Nel 2016 gli hacker russi diffondevano online messaggi divisivi e infiammatori per fomentare l'indignazione, i loro post erano sfacciati e pieni di errori di ortografia e di strane sintassi. (L'HuffPost)
L’articolo che la rivista ha pubblicato titolava: “Kamala Harris Might Have to Stop the Steal”, con riferimento al ruolo che, da presidente del Senato, la vice di Joe Biden potrebbe giocare al momento del conteggio dei voti, per bloccare il possibile “furto” delle presidenziali da parte dei conservatori. (Il Fatto Quotidiano)
Circola lo screenshot di un presunto articolo della testata americana The Atlantic dal titolo «Per salvare la democrazia Harris potrebbe dover rubare le elezioni». Lo screenshot non riporta alcuna data della presunta pubblicazione, un elemento utile per ricostruire il processo di falsificazione. (Open)
«I leader mondiali guardano queste elezioni. Oggi questa contea con il suo elettorato bianco, operaio e cattolico, è un difficile campo di battaglia per la vicepresidente Kamala Harris. (Corriere della Sera)
In molti mi domandano se, alle elezioni presidenziali americane, voterei per Trump o per Harris. S'i fosse americano, parafrasando Cecco Angiolieri, a chi attribuirei la mia preferenza? Credo che questo modo di impostare la questione sia del tutto sbagliato e chiarirò subito il perché. (Il Giornale d'Italia)