Canosa: Vicini all'amico Francesco Ventola per il vile attentato

Canosa: Vicini all'amico Francesco Ventola per il vile attentato
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"Siamo vicini all'amico Francesco Ventola e condanniamo il vile attentato di questa notte alla sua abitazione di Canosa di Puglia. Conosciamo da sempre Francesco come uomo, i suoi concittadini lo hanno apprezzato come sindaco della sua città e presidente della Provincia BAT, ma noi lo abbiamo conosciuto come consigliere prima e poi capogruppo e sappiamo che ogni sua azione politica è improntata alla serietà, prima ancora che nelle indiscusse capacità. (CanosaWeb)

Ne parlano anche altre fonti

L'incendio, scoppiato nell'abitazione di Canosa di Puglia, non ha provocato feriti. Si sospetta il lancio di una molotov (Open)

Il portone dell'abitazione dell'europarlamentare Ventola, a Canosa di Puglia (Bat), nel nord Barese, è stato incendiato la scorsa notte mentre il politico e la sua famiglia erano in casa. Incendiato il portone di casa dell'eurodeputato di Fratelli d'Italia, Francesco Ventola (quotidianodipuglia.it)

Lancio di molotov contro la sua abitazione a Canosa di Puglia (LAPRESSE)

Bari, bruciato il portone di casa dell’eurodeputato FdI Ventola: era in casa con la famiglia

Nella notte scorsa, il portone dell’abitazione dell’europarlamentare Francesco Ventola, esponente di Fratelli d’Italia, è stato incendiato a Canosa di Puglia, nel nord della provincia di Bari, mentre il politico e la sua famiglia si trovavano all’interno dell’edificio. (StatoQuotidiano.it)

Il politico e la sua famiglia erano in casa. Non si registrano feriti. Incendiato la scorsa notte il portone dell'abitazione dell'europarlamentare di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, a Canosa di Puglia, nel nord Barese. (L'Unione Sarda.it)

(Adnkronos) – Bruciato, nella notte, il portone di casa dell'europarlamentare di Fratelli di Italia, Francesco Ventola. Secondo quanto apprende l'Adnkronos non si tratterebbe di una molotov, ma di liquido infiammabile che qualcuno ha cosparso sul portone prima di appiccare le fiamme e fuggire. (il Fatto Nisseno)