M5S, la zavorra dei sospetti e l’illusione dell’egemonia

Le conclusioni dell’assemblea del M5S segnano alcuni punti all’attivo per il partito-movimento, ma lasciano anche aperti molti interrogativi. All’attivo, si può mettere il fatto che, per la prima volta da molti anni, il M5S ha costruito un momento collettivo di partecipazione che ha coinvolto alcune decine di migliaia di militanti. Una premessa necessaria, anche se non sufficiente, per le future battaglie elettorali. (il manifesto)

Ne parlano anche altri media

Il mio regno per un cavillo. Finisce così l'epopea del Movimento 5 stelle, che doveva "aprire il Parlamento come una scatola di tonno" e finirà, molto probabilmente, ad aprire - pure con una certa grazia - le porte delle aule di tribunale. (L'HuffPost)

Grillo non ci sta ed è pronto ad andare per vie legali contro il risultato della Costituente, che lo ha destituito del suo ruolo di garante. Il comico, appellandosi allo Statuto, chiede di ripetere le votazioni e punta a sfidare Conte sul quorum. (Fanpage.it)

Beppe Grillo è stato di fatto licenziato al termine dell’assemblea costituente che si è conclusa domenica a Roma. La base del M5S con il 63% di sì, ha fatto fuori il garante e fondatore Beppe Grillo, ha dato il via libera all’alleanza con il centrosinistra, seppur vincolando il tutto ai programmi, e superato il tetto dei due mandati. (LaC news24)

Garante M5S, Conte al contrattacco. E Grillo vuole gli osservatori al voto

Rischia di trasformarsi in una sorta di teatro dell’assurdo l’assemblea costituente del M5S, con l’avvocato Conte che accusa il comico Grillo di essere un “azzeccagarbugli” e l’ipotesi di una inedita scissione da parte della maggioranza. (LaC news24)

Alessandro Gonzato 26 novembre 2024 “Che Fico”, cantava Pippo Franco. “Fico”, termine ormai desueto. Ma il Fico, inteso come Roberto, è tornato. O meglio, ci spera. Per farlo però, se vuole rientrare a Palazzo, serve l’abolizione del limite dei due mandati, schierarsi in prima fila nella falange contiana. (Liberoquotidiano.it)

A tenere banco è stata la scelta dell’iter per la votazione chiesta da Grillo. Beppe Grillo e i vertici contiani si preparano al secondo round a colpi di clic sull’eliminazione del ruolo del garante dal Movimento. (Corriere della Sera)