Siria, i ribelli arrivano ad Hama. La Russia bombarda Aleppo
Continuano gli scontri in Siria tra l'esercito regolare e i ribelli jihadisti filo-turchi che hanno lanciato un'offensiva nel nord del Paese. Dopo aver conquistato Aleppo, il suo aeroporto e decine di cittadine vicine, i combattenti guidati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) sono entrati ad Hama. Qui le truppe siriane hanno rivendicato qualche successo: «Le unità delle nostre forze armate hanno rafforzato le linee difensive con ogni tipo di materiale e personale militare durante la notte, hanno affrontato le organizzazioni armate e hanno impedito qualsiasi avanzata». (Italia Oggi)
La notizia riportata su altri media
In gioco ci sono assetti geostrategici fondamentali, che influiscono sul Medio Oriente ma anche sulla proiezione offensiva della Russia verso l’Europa e il Mediterraneo. Si muove la macchina di guerra e propaganda del Cremlino per riprendere una situazione che rischia pericolosamente di sfuggire di mano allo Zar. (ilmessaggero.it)
In alcune zone c'è una calma sospetta, in altri posti sparatorie, poi cade qualche missile come accaduto ieri al Terra Santa College. "Sono in contatto ogni giorno, ogni ora, con i vescovi, i religiosi, le religiose, i preti di Aleppo (Tiscali Notizie)
L'arco di crisi che condiziona i teatri mediorientali ed europei vede una linea diretta tra la guerra in Ucraina e quella in Siria. (Inside Over)
Oggi, a più di 13 anni dall’inizio della guerra civile siriana, la nuova fiammata dell’interminabile conflitto divampa ancora in quella che è per tutti la città martire del Paese: la seconda più grande, gioiello culturale devastato da un assedio durato quattro anni e da un terremoto che nel 2023 ha colpito tutta l’area al confine tra Siria e Turchia. (Il Fatto Quotidiano)
''Totale sgomento'', perché ''non c'era alcuna avvisaglia'' di un possibile attacco ad Aleppo e perché ''non c'è stata alcuna resistenza'' da parte delle forze governative. E ''terrore'', perché ''negli occhi dei siriani sfollati e in fuga verso Damasco e Latakia si vede la grande paura di essere ritornati indietro di 12 anni, alla guerra di Aleppo''. (Adnkronos)
Antonio Tajani: «Colpito un collegio francescano». Almeno 410 morti dall’inizio dell’offensiva. (La Verità)