De Siervo: "Insieme ai fornitori di contenuti pirata saranno multati anche gli utilizzatori finali"
Il Tribunale Milano ha accolto il reclamo contro Cloudflare sulla pirateria, condannando il fornitore di contenuti illeciti e obbligandolo a comunicare tutti i nomi di chi ha sfruttato le trasmissioni della IPTV pirata per vedere le partite senza pagare, lasciando tracce nelle rete dei propri indirizzi IP Il Tribunale di Milano ha accolto il reclamo presentato dalla Lega Serie A contro Cloudflare, intimando alla società di interrompere l'erogazione di servizi ai siti pirata segnalati dalla Lega Serie A e implementare strumenti tecnologici per bloccare la diffusione di contenuti illegali, includendo anche la condivisione di dati e informazioni relative all'identità dei clienti che utilizzano tali servizi per accedere a streaming non autorizzati. (Diretta)
La notizia riportata su altri media
La LNPA è stata rappresentata dal team legale composto dagli avvocati Bruno Ghirardi, Stefano Previti, Vincenzo Colarocco e Giovanni Crescella. (Calcio e Finanza)
Lo ha deciso il Tribunale di Milano. (DDay.it)
Da mesi si discute costantemente del problema, senza mai avanzare alcun dubbio sulla politica dei prezzi attuata nel corso degli ultimi anni (e sull’impatto che ha avuto sulla rinascita del fenomeno pirateria). (QuiFinanza)
La battaglia contro la pirateria audiovisiva registra una vittoria storica con la sentenza del Tribunale di Milano Sezione Specializzata in Materia di Impresa, che ha accolto integralmente il reclamo della Lega Nazionale Professionisti Serie contro Cloudflare, il gigante statunitense dei servizi di Content Delivery Network (Cdn). (Il Sole 24 ORE)
“Ai blocchi delle piattaforme illegali avvenuti grazie a Piracy Shield, si sono aggiunte le numerose azioni delle Procure contro chi vende pirateria ma anche contro chi la compra con l’avvio delle azioni sui clienti finali come le sanzioni”. (Calcio e Finanza)
Oggi il Tribunale di Milano ha accolto il reclamo della Lega Serie A contro l'erogazione di servizi ai siti pirata. Siamo arrivati a un punto di svolta decisivo, non solo i fornitori di servizi di accesso alla rete sono stati condannati per aver veicolato contenuti illeciti, ma anche l’utilizzatore finale, ora individuato facilmente, sarà perseguito a norma di legge”. (fiorentinanews.com)