Pisa, sventato traffico di quadri di grandi autori dal valore di 200 milioni
Una indagine transnazionale coordinata dalla Procura di Pisa ha scoperchiato un traffico di opere d'arte di grandi autori, da Banksy a Warhol, da Picasso a Monet, fino a Klee e Chagall. Sono 38 le persone indagate. (La Repubblica Firenze.it)
Su altre fonti
La scoperta di questa rete ha destato grande attenzione nei circoli giudiziari e mediatici in Belgio e nel resto d’Europa, rivelando l’intreccio complesso e ramificato di attività illecite nel mercato dell’arte contemporanea. (Ultima Voce)
Case d’asta considerate compiacenti, un giro di falsi che se piazzati sul mercato avrebbero fruttato oltre 200 milioni. E poi una batteria di falsari scoperti in mezza Europa talmente bravi che «questa inchiesta è la più grande operazione a tutela di Banksy», dicono gli esperti dell’archivio dell’artista internazionale. (Corriere Fiorentino)
Gli annunci di vendita online scandagliati dal sistema informatico progettato dai carabinieri della Tutela patrimonio culturale (Tpc) e che si avvale da tre anni dell’intelligenza artificiale, avevano fatto rilevare, unitamente all’attenzione degli investigatori, una serie di opere false messe sul mercato, a prezzi eccessivamente bassi, da un imprenditore, un intermediario originario di Pisa (La Repubblica Firenze.it)
38 complessivamente le persone (tra cui 6 falsari, personale di case d’asta e intermediari) denunciate per concorso in ricettazione, falsificazione e commercializzazione dei beni d’arte. (LA NAZIONE)
Il bilancio è di 2.100 opere d'arte contraffatte sequestrate e 38 indagati. (Corriere della Sera)
La mostra «Banksy. Painting walls» si è infatti rivelata un successo fin dal primo giorno d’apertura, nonostante a marzo l’esperto d’arte Stefano Antonelli avesse presentato un esposto alla Procura contro l’esposizione mestrina, accusandola di esporre due falsi d’autore. (Corriere della Sera)