Il tempo che ci vuole, Francesca Comencini racconta con un coraggio da leonessa il rapporto con il padre

Mostra di Venezia Francesca Comencini è diventata davvero una regista all’altezza di suo padre, e lo dimostra proprio con Il tempo che ci vuole, scavando a fondo e con efferata spietatezza in quel rapporto per lei così centrale e raccontandolo come se le sue sorelle e sua madre non esistessero. Il cinema secondo i Comencini è passione totalizzante, veicolo di espressione di sé, legame fra un Paese e la sua identità culturale, punto di contatto fra i registi e il pubblico. (MYmovies.it)

La notizia riportata su altri giornali

«Questa storia è una lettera d'amore a mio padre che mi ha salvata» dice la regista commossa. «Il tempo che ci vuole» per prendere la giusta distanza dal passato, per guarire da una sofferenza, per elaborare un'emozione. (ilmattino.it)

È il suo momento. Questi ultimi anni, per la giovane attrice Romana Maggiora Vergano, sono stati quelli di una crescita spedita e inarrestabile. Classe 1997, calca ormai da tempo i vari set delle fiction italiane, da Don Matteo a Liberi tutti. (Vogue Italia)

“Prima la vita, poi il cinema” dice il padre-regista al suo assistente sul set di Le avventure di Pinocchio, rimproverandolo per essersi rivolto maleducatamente agli abitanti del villaggio in cui stanno girando. (Sentieri Selvaggi)

Francesca Comencini: «Un film per raccontare di me e mio padre Luigi, uniti e salvati dal cinema»

Il suo film più personale, emozionato ed emozionante, e forse anche il più bello. (Il Fatto Quotidiano)

Con l'immaginazione si può scappare». Luigi Comencini ha diretto film come "Tutti a casa", " La ragazza di Bube", "Pane amore e fantasia" e "Pinocchio", opere che si allontanano dall'amarezza del neorealismo del dopoguerra mettendo in scena dei personaggi che tornano a sorridere, tornano alla vita normale e costruiscono la commedia all'italiana. (ilgazzettino.it)

Per lei ce n’è voluto molto per trovare la forza e il modo di raccontare il suo rapporto con il padre Luigi, scomparso nel 2007. L’autore di capolavori senza tempo da Pane, amore e fantasia al Pinocchio televisivo. (Corriere della Sera)