Morto Sergio Solli, attore simbolo della drammaturgia napoletana
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Addio a Sergio Solli, attore amatissimo dal pubblico, simbolo della drammaturgia napoletana. Aveva 78 anni. Ad annunciare la morte di Sergio Solli è stato Bruno Garofalo, scenografo di Eduardo De Filippo, che ha scritto sui social: "Notizia triste per me e per chi lo conosceva. Se n'è andato un altro pezzo di storia napoletana, un amico delle origini. Non mi viene voglia di dire altro". "Ciao Sergio, grande attore, indimenticabile al fianco di Luciano - recita invece una nota della famiglia De Crescenzo - Resterai nei cuori dei tanti che per decenni ti hanno apprezzato in teatro, al cinema in tv. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altre fonti
E’ morto Sergio Solli, attore simbolo dell’epoca d’oro della commedia e della drammaturgia napoletana. Non sono ancora state rese note le cause della morte, né si è parlato di una presunta malattia dell’attore, che da alcuni anni si era ritirato dalle scene. (IMTV)
Nel tempo libero si dilettava con una compagnia amatoriale di attori rapiti dalla recitazione. Fu scoperto dal grande scenografo Bruno Garofalo, che lavorava con Eduardo. (CalcioNapoli24)
Stampa E’ morto l’attore Sergio Solli. Volto popolare del teatro e del cinema, dalle commedie di Eduardo ai film di Luciano De Crescenzo, era nato a Napoli, ai Quartieri spagnoli, il 19 novembre del 1944. (Salernonotizie.it)
"Notizia triste per me e per chi lo conosceva…se n'è andato un altro pezzo di storia napoletana… un amico delle origini…", ha scritto Garofalo, seguito poi sulla rete da tanti estimatori dell'artista. Volto popolare del teatro e del cinema, dalle commedie di Eduardo ai film di Luciano De Crescenzo, era nato a Napoli, ai Quartieri Spagnoli, il 19 novembre del 1944. (Sky Tg24 )
Come saggiamente intuito dai colleghi del TG Com, da “Natale in casa Cupiello” è rimasta nella storia la battuta del suo personaggio: “Prendo il caffè e me ne vado”. (CalcioNapoli1926.it)
Nato shampista nel gettonato salone di papà Osvaldo, Sergio Solli era ben avviato a taglio, colore e permanente al servizio delle borghesi signore napoletane di San Pasquale a Chiaia. Nel tempo libero si dilettava con una compagnia amatoriale di attori rapiti dalla recitazione. (AreaNapoli.it)