Strage di Marzabotto, Mattarella alla commemorazione: "La memoria richiama la responsabilità"
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Strage di Marzabotto, Mattarella alla commemorazione: "La memoria richiama la responsabilità" "Siamo qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell'abisso. La barbarie, la cancellazione di ogni dignità umana". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione nell'anniversario della strage di Marzabotto. "Quasi ottocento le vittime, uccise tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzane Morandi. (La Stampa)
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Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell’abisso. Così il presidente della Repubblioca, Sergio Mattarella, nel suo intervento per l’80mo anniversario della strage di Marzabotto. (SardiniaPost)
Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell'impasto ideologico che sospinse il nazismo - e i loro complici, tra cui il regime fascista - a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l'Europa e svuotarla della sua storia». (ilgazzettino.it)
Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. (Reggio TV)
Alla commemorazione per gli ottanta anni dell'eccidio del 1944 di Marzabotto erano presenti oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Franz Walter Steinmeier. A cura di Annalisa Cangemi (Fanpage.it)
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a Marzabotto al seguito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha accolto il presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier. (Il Messaggero Veneto)
PUBBLICITÀ In occasione dell'ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto, i presidenti italiano e tedesco hanno partecipato alla commemorazione a Monte Sole. Steinmeier ha chiesto perdono agli italiani per l'uccisione da parte delle SS di 770 civili, tra cui donne, bambini e anziani (Euronews Italiano)
