Naufragio al largo della Calabria, dispersi 65 migranti, 26 sono bambini

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Quotidiano del Sud INTERNO

Minuti per la lettura Ennesima tragedia del mare al largo della Calabria segnata dal naufragio di una barca a vela, un morto tra i migranti ROCCELLA JONICA – Un’altra strage di migranti nelle acque del Mediterraneo. L’ennesima tragedia nel mare Jonio. Nella notte tra domenica e lunedì un vecchio veliero carico di profughi afghani, iracheni, siriani e iraniani si è inabissato davanti alle coste della Locride, a circa 120 miglia. (Quotidiano del Sud)

Ne parlano anche altre fonti

Roma. Lo raccontano gli 11 superstiti che viaggiavano su una barca a vela partita dalla Turchia e che si è rovesciata dopo un incendio, portando con sé le persone a bordo, pro… (La Stampa)

Quelle che stiamo vivendo sono ore di grande angoscia per tutte la Regione, ore che ci riportano alla mente il dramma immane che abbiamo vissuto a Cutro poco più di un anno fa”. – “La notizia dei migranti – sembra siano tra le 50 e le 60 persone – dispersi a causa del ribaltamento della barca sulla quale viaggiavano a circa cento miglia a largo della costa calabrese è un pugno nello stomaco. (Agenzia askanews)

Lo riferisce Shakila Mohammadi, mediatrice culturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i pochi superstiti della tragedia. Sono almeno 66 le persone disperse, tra cui 26 bambini, «anche di pochi mesi». (L'Unione Sarda.it)

ROCCELLA JONICA (RC) – “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata”. Il racconto si riferisce al nuovo dramma dei migranti dispersi a causa del ribaltamento di una barca a vela, a circa cento miglia dalla costa della Calabria (Tempo Stretto)

Quelle che stiamo vivendo sono ore di grande angoscia per tutta la regione. Così, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. (Il Messaggero Veneto)

Al molo del porto, dove è avvenuta l'operazione, anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha continuato a ripetere: "È uno strazio, è uno strazio!". Sono tutti uomini, dai 18 ai 30 anni, dai tratti somatici riconducibili al Bangladesh o Pakistan. (Gazzetta di Parma)