Il magic moment di Schiaparelli adesso conquista Nicole Kidman

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Nicole Kidman in Schiaparelli al Festival del cinema di Venezia (courtesy Schiaparelli) Continua il magic moment di Schiaparelli, il brand controllato da Diego Della Valle e sempre più amato da star come Lady Gaga, che lo indossò per l’inauguration di Joe Biden. A scatenare social e paparazzi stavolta è Nicole Kidman, che sul red carpet di Venezia sfoggia un look couture a-i 2024/25, con una lunga gonna nera in seta e un bustier di tulle nude tempestato di paillettes nere e con una cascata di frange sui fianchi. (Milano Finanza)

Su altre fonti

Questa volta è il turno del red carpet del film Babygirl con Nicole Kidman e Antonio Banderas. Il look dell’attrice, contro le aspettative, non ci ha fatto impazzire anzi sono riusciti a evidenziare ancora di più la sua magrezza, oggetto di numerose discussioni e polemiche proprio al Festival. (MOW)

Babygirl è un film del 2024, diretto da Halina Reijn. (Nocturno)

L’attrice premio Oscar per The Hours torna a Venezia a 25 anni esatti dal leggendario Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, punta al Leone d’oro e loda l’autrice del film, capace ai suoi occhi di girare sequenze particolarmente hot con una sensibilità e una grazie tutte femminili. (Best Movie)

Quello di Nicole Kidman a Venezia è stato uno dei "ritorni" più attesi. Lo scorso 30 agosto l'attrice di origini australiane è sbarcata al Lido di Venezia in occasione della presentazione del film "Babygirl", pellicola firmata Halina Reijn di cui la Kidman è la straordinaria protagonista nei panni di Ronnie. (Grazia)

Diciamo la verità: qui a Venezia, dove è in corso l’81esima edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica, non si aspettava altro. Il motivo? La presenza della protagonista, Nicole Kidman (Marie Claire)

Romy (Nicole Kidman) è l'alpha woman amministratrice delegata di una multinazionale che si occupa di automazione dei servizi (importante, prendere nota), ha un marito regista teatrale bello, buono e un po' fesso (Antonio Banderas) che sta mettendo in scena Hedda Gabler di Ibsen (brutto segno) con cui perfeziona speech aziendali sull'intelligenza emotiva e amplessi altrettanto ispirati e credibili (pessimo segno) durante i quali corpi e volti non entrano mai nella stessa inquadratura (male male). (Esquire Italia)