Giulia Cecchettin, la famiglia chiede 2 milioni a Turetta: «Ci ha distrutto il sistema di vita». Come si calcolano i risarcimenti
Dal rapporto strettissimo padre-figlia alla consapevolezza di Giulia di star morendo, ecco tutti i punti che i legali hanno sottolineato Oltre due milioni di risarcimento per la perdita della figlia. Per la precisione 2.150.000 euro, sono quelli richiesti dalla famiglia Cecchettin per il femminicidio di Giulia, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre 2023. Quello dei legali è un atto dovuto, non solo perché è poco probabile che la famiglia del ragazzo reo confesso abbia a disposizione tali somme. (Open)
Se ne è parlato anche su altre testate
«La difesa di un imputato è un diritto inviolabile, garantito dalla legge in ogni stato e grado del procedimento. Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano», spiega l’uomo, assente durante la discussione degli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. (leggo.it)
Ma le parole pronunciate ieri dai difensori di Turetta hanno spinto Gino a parlare: “Ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata – ha scritto in un post condiviso sui social – La difesa di un imputato è un diritto inviolabile, ma credo sia importante mantenersi en tro un limite che è dettato dal buon senso e dal rispetto umano”. (il Resto del Carlino)
«Io ieri mi (Secolo d'Italia)
“Io ieri mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata”. Lo scrive sui social Gino Cecchettin, papà di Giulia uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, all’indomani dell’arringa difensiva pronunciata davanti alla corte d’Assise di Venezia. (Tiscali Notizie)
Se tu ti comporti di merda come uno psicopatico, io mi comporto di conseguenza allontanandoti, allontanandomi, Pippo. «Pippo sei ossessionato signore! Sei uno psicopatico! Che cosa devo fare? Lasciarti dirmi quando fare che cosa e controllarmi? Io sinceramente non lo trovo corretto, ok? Quindi io mi sto comportando solo di conseguenza a come ti comporti tu. (Corriere della Sera)
«Io al processo mi sono nuovamente sentito offeso e la memoria di Giulia umiliata». Tuttavia, credo che nell'esercitare questo diritto sia importante mantenersi entro un limite che, pur non essendo formalmente codificato, è dettato dal buon senso e dal rispetto umano», spiega l’uomo, assente durante la discussione degli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. (ilgazzettino.it)