Da luglio la Grecia sperimenta la settimana lavorativa lunga di 6 giorni: cosa cambia

Non si tratta di un obbligo ma di una forma di incentivo: dal 1 luglio in Grecia si potrà lavorare sei giorni a settimana, anziché cinque, a fronte di un aumento di stipendio del 40% nel giorno supplementare Sei giorni invece che cinque di lavoro, a partire dal 1 luglio, a fronte di un aumento di stipendio del 40% nel giorno extra. È quanto prevede una proposta del governo greco, per arginare la crisi di manodopera. (Sky Tg24 )

Su altre fonti

Poi, nel 2018, è arrivata la Nuova Zelanda seguita da Regno Unito, Belgio, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Giappone. Si tratta ancora principalmente di progetti pilota e di leggi che danno più libertà alle aziende di sperimentare il nuovo assetto, ma si è aperta una nuova visione. (Cosmopolitan)

La proposta della settimana lunga Mentre in Europa c'è chi discute di accorciare la settimana lavorativa, cercando più il benessere e la felicità dei lavoratori per trarne vantaggi produttivi, in Grecia il governo ha deciso di dare il via alla sperimentazione della pratica opposta. (QuiFinanza)

Un nuovo impianto normativo, entrato in vigore il 1 luglio in Grecia, consente a un maggior numero di datori di lavoro di chiedere ai propri dipendenti di lavorare sei giorni su sette. La legge stabilisce infatti che le imprese che operano in modo continuativo (cioè che forniscono servizi 24 ore su 24, 7 giorni su 7) o che dichiarano di avere un "carico di lavoro" da smaltire - cosa che devono però dimostrare all'Ispettorato del lavoro in caso di controllo - possono chiedere ai dipendenti di passare alla settimana a sei giorni. (Euronews Italiano)

Le novità sulla settimana lavorativa di 4 giorni

Ultim'ora News (Milano Finanza)

È la nuova realtà per molti lavoratori greci, che dal 1 luglio dovranno affrontare la "settimana greca" di sei giorni. Mentre i colleghi europei testano settimane lavorative più brevi e (Io Donna)

Una misura nata per combattere la carenza di manodopera, ma che, secondo diversi esperti, rischia di comportare un maggiore sfruttamento dei lavoratori e un aumento della già alta percentuale di incidenti e morti sul lavoro. (EuropaToday)