“ALLA PROVA DELLA VERITÀ”. L’OMICIDIO DI MOUSSA DIARRA ARRIVA IN CONFERENZA STAMPA AL SENATO

“ALLA PROVA DELLA VERITÀ”. L’OMICIDIO DI MOUSSA DIARRA ARRIVA IN CONFERENZA STAMPA AL SENATO Conferenza stampa al Senato per chiedere un processo trasparente sull’uccisione di Moussa Diarra, il giovane di origine maliana ucciso nei pressi della stazione di Verona Porta Nuova da un agente di polizia lo scorso 20 ottobre. All’incontro con la stampa – intitolato “Alla prova della verità” – hanno partecipato il fratello di Moussa, i legali della famiglia, il Comitato Verità e Giustizia per Moussa, un rappresentante della comunità del Mali, un attivista del Laboratorio Para Todos di Verona e la senatrice di Avs Ilaria Cucchi (Radio Onda d'Urto)

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Durante la conferenza stampa organizzata a Palazzo Madama dalla senatrice Ilaria Cucchi, Giorgio Brasola di Paratod@s ha presentato il giaccone indossato da Moussa Diarra la mattina in cui è stato ucciso davanti alla stazione: “Ci sono due fori di proiettile, uno al cuore e uno ha sfiorato il cappuccio. (TG Verona)

In base alle notizie della stampa, sappiamo che mancherebbero le immagini della sparatoria e della morte di Moussa. Lo ha detto stamani a Palazzo Madama la senatrice Ilaria Cucchi, in un convegno da lei stessa promosso sulla vicenda del 26enne maliano ucciso con un colpo di pistola da un agente della Polfer a Verona (TG Verona)

Si riferisce al caso della morte in stazione Porta Nuova a Verona del ventiseienne Moussa Diarra, avvenuta il 20 ottobre. (Il Fatto Quotidiano)

Caso Moussa, la senatrice Cucchi (sinistra): “Serve una ricostruzione completa dalla procura”

Lui, la sua famiglia e la nostra democrazia, invece sì», dice la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, rivolta alla platea riunita nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama. La sorella di Stefano, detenuto per droga ammazzato di botte da due carabinieri, accoglie il fratello di Moussa Diarra, migrante maliano ucciso dallo sparo di un agente dopo aver tentato di aggredire con un coltello prima la polizia locale e poi la polizia ferroviaria a Verona (ilgazzettino.it)

«Non credo per nulla a quello che hanno detto i poliziotti, Moussa non era drogato. Ho provato a chiedere più volte di vedere i video tramite il mio avvocato, ma fino adesso non ho avuto risposte. (leggo.it)

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO “Una ricostruzione completa è quanto ci aspettiamo dalla procura di Verona, perché è dovuta a Moussa, ai suoi familiari e a tutti noi. (tviweb)