Cento femminicidi da inizio anno in Italia: i casi irrisolti di Annalisa Rizzo e Silvia Nowak

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Info Cilento INTERNO

Due tragiche morti, entrambe ancora in attesa di verità. Sono quelle Annalisa Rizzo e Silvia Nowak, i cui nomi vanno ad integrare l’elenco dei 100 femminicidi registrati in questo 2024 in Italia, dal primo gennaio al 22 novembre 2024. Il caso di Annalisa Rizzo Annalisa Rizzo è morta insieme al marito il 22 gennaio scorso. Ammazzata con dieci coltellate; una alla gola sarebbe risultata fatale. L’episodio avvenuto ad Agropoli, in via Donizetti, è ancora aperto. (Info Cilento)

Ne parlano anche altri media

"Sono 99 le donne uccise in Italia tra il 1 gennaio 2024, un fenomeno che, seppur in lievissima riduzione rispetto ai femminicidi registrati nel 2023, conta circa una vittima di omicidio ogni tre giorni, a conferma che la violenza sulle donne è un problema sempre più strutturale e sociale molto grave, che coinvolge la salute pubblica. (Teleborsa)

Gli omicidi si sono verificati principalmente nelle regioni del centro , mentre si registrano cali al nord e soprattutto al sud ( -25% ). Sono 99 le donne uccise in Italia tra il 1 gennaio e il 18 novembre di quest’anno . (Gazzetta del Sud)

Lo rivela un rapporto delle Nazioni Unite sui femminicidi.Il rapporto “Femminicidi nel 2023: stime globali dei femminicidi commessi da partner intimi o familiari”, preparato da UN Women e dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), rivela che un totale di 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente l’anno scorso. (Agenzia askanews)

La parola d’ordine più diffusa in questi casi è sempre la stessa: maschicidio. Una narrazione che in Italia è stata cavalcata anche da testate giornalistiche locali, nazionali e trasmissioni televisive, ma che descrive una dinamica semplicemente inesistente. (Facta)

Giornata contro la violenza sulle donne. L’amore tossico e i suoi campanelli d’allarme Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. (Studio 100)

La violenza contro le donne rappresenta un flagello talmente diffuso in ogni angolo del mondo che il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, non ha esitato a definirlo un’epidemia. «E la situazione sta peggiorando», nota Guterres che invita a prevedere, «azioni urgenti per ottenere giustizia e responsabilità». (Vatican News - Italiano)