Cento femminicidi da inizio anno in Italia: i casi irrisolti di Annalisa Rizzo e Silvia Nowak
Due tragiche morti, entrambe ancora in attesa di verità. Sono quelle Annalisa Rizzo e Silvia Nowak, i cui nomi vanno ad integrare l’elenco dei 100 femminicidi registrati in questo 2024 in Italia, dal primo gennaio al 22 novembre 2024. Il caso di Annalisa Rizzo Annalisa Rizzo è morta insieme al marito il 22 gennaio scorso. Ammazzata con dieci coltellate; una alla gola sarebbe risultata fatale. L’episodio avvenuto ad Agropoli, in via Donizetti, è ancora aperto. (Info Cilento)
Ne parlano anche altri media
Minuti per la lettura Secondo l’Osservatorio Non Una di Meno, sarebbero 104 i femminicidi lesbicidi transcidi: si tratta, nello specifico, di 87 femminicidi, 5 suicidi di donne cis, 1 suicidio di un uomo trans, 1 suicidio di un uomo cis e 10 casi in fase di accertamento. (Quotidiano del Sud)
"Ogni anno, il 25 novembre, ci fermiamo per riflettere sul dramma delle violenze contro le donne. I dati del Ministero dell'Interno del "Servizio Analisi Criminale" raccontano di 192 omicidi avvenuti tra il 1 gennaio e il 1 settembre 2024, di cui 65 vittime sono donne. (Finanza Repubblica)
Come ogni anno, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne porta con sé il consueto carico di disinformazione che, camuffata da “controinformazione”, prova a squalificare la causa del contrasto alla violenza di genere. (Facta)
L’ha portata al pronto soccorso di Civita Castellana, a Viterbo, e ha detto: «Rosa è caduta dalle scale». La prima si chiama Rosa D’Ascenzo. (Corriere della Sera)
"Bisogna ripartite dell'educazione dei nostri studenti e delle nostre studentesse per radicare e far fiorire la cultura del rispetto per la persona umana, per la donna in una società dove purtroppo permangono ancora diverse discriminazioni dentro le nostre famiglie e nella vita sociale. (LA STAMPA Finanza)
ITALIA – Ogni 25 novembre si commemora la lotta contro la violenza sulle donne, reso istituzionale dalle Nazioni Unite nel 1999 a seguito dell’assassinio di tre sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960 durante il periodo di dittatura che viveva in quegli anni la Repubblica Dominicana. (Riviera Oggi)