Guerra Israele-Hezbollah, Tajani: “Italiani lascino il Libano con voli ancora operativi” I Sky TG24

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Sky Tg24 INTERNO

Dalla Germania il ministro degli Esteri ha invitato i connazionali a lasciare Beirut con i collegamenti di linea ancora attivi verso Milano e Roma. "Abbiamo chiesto rassicurazioni al governo di Israele che ci ha fornito garanzie per quanto riguarda i 1.200 soldati che sono al confine", ha aggiunto il capo della Farnesina "Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano", è l'appello lanciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'uccisione del numero uno di Hezbollah Nasrallah a seguito di un raid dell'Idf. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri media

Via dal Libano. E si traduce in un monito perentorio del ministro degli Esteri Antonio Tajani ai concittadini ancora presenti in territorio libanese: «Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano utilizzando anche i voli di linea che continuano a essere operativi dall'aeroporto di Beirut verso Milano e verso Roma». (ilmessaggero.it)

Lo ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a seguito della continua escalation di tensione nel paese dove, durante un massiccio attacco missilistico, è stato ucciso il leader di Hezbollah, Nasrallah. (L'Unione Sarda.it)

"Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano utilizzando anche voli di linea che continuano a essere operativi dall'aeroporto di Beirut verso Milano e verso Roma". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani (Il Sole 24 ORE)

Libano, i soldati italiani di Unifil restano. La preoccupazione per i militari schierati lungo la "Blue Line"

L’invito è a lasciare il Libano «utilizzando anche i voli di linea che - ha aggiunto - continuano a essere operativi da Beirut verso Milano e Roma». « Invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare quanto prima il Libano ». (Gazzetta del Sud)

I militari italiani restano in Libano, Crosetto: “Non sono obiettivo di attacchi” Il ministro della Difesa rassicura sulla sicurezza dei contingenti Unifil, anche se non si esclude un "possibile coinvolgimento accidentale" (Dire)

Il ritiro del contingente militare in Libano "non è al momento in discussione. Crosetto, è "costantemente informato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Cavo Dragone e dal comandante del Covi, generale Francesco Figliuolo, dai quali riceve puntuali aggiornamenti sulle condizioni e sull'evoluzione della situazione di sicurezza" in Libano, "che pur estremamente delicata, con riferimento ai nostri militari e al personale nazionale non presenta criticità immediata". (QUOTIDIANO NAZIONALE)