Bologna col destino quasi segnato. Ma Italiano è felice per lo 0-0 col Benfica
Bologna col destino quasi segnato. Ma Italiano è felice per lo 0-0 col Benfica Un Bologna convincente dal punto di vista del gioco, ma che anche contro il Benfica ha mostrato i problemi di inizio stagione legati principalmente al trovare la via del gol. Si spiega così lo 0-0 del Da Luz, un risultato che sulla carta è buono e gratificante vista la difficoltà di avversaria e palcoscenico ma che di fatto riduce al lumicino le speranze in vista delle prossime ed ultime due partite. (TUTTO mercato WEB)
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Benfica-Bologna 0-0, le pagelle: Di Maria eterno. Ferguson è la nota lieta per Italiano Bah 6,5 - Deve fronteggiare un avversario rapido come Iling, che limita senza troppi affanni. (TUTTO mercato WEB)
Ecco, il pari con il Benfica non sarà uno di quei pacchi scintillanti, con il fiocco grande, ma dentro Vincenzo Italiano ci ritrova tante certezze. Lisbona conferma che la prestazione gigantesca di Torino non è stata un caso e che questo Bologna è una squadra vera, forgiata nello spirito guerriero del suo allenatore e capace di non sfigurare su palcoscenici così nobili. (Quotidiano Sportivo)
Il Bologna non riesce a vincere al Da Luz: 0-0 contro il Benfica. Nonostante l'ennesima buona prestazione a Lisbona (soprattutto nel primo tempo), i rossoblù non riescono a portare a casa i 3 punti. L'aritmetica non condanna i felsinei, che a gennaio saranno obbligati a provarci ancora. (Tuttobolognaweb)
Sì, d’accordo, è servito San Lukasz (Skorupski) ma un pari al “Da Luz” magari non darà dividendi per i playoff ma fa verità calcistica, quella di un Bologna cambiatissimo nelle scelte iniziali di Italiano ma mai sottomesso se non in quelle occasioni in cui il Benfica ha fatto valere la propria qualità superiore. (La Gazzetta dello Sport)
Manca l'aritmetica, insomma, per sancire la fine della corsa dei rossoblù. Non basta per la vittoria, ma per uscire dal Da Luz con un punto sì. (Il Mattino di Padova)
E un’identità che non perde neanche quando l’allenatore mette in campo ben 8 riserve su 11, sia pure con un certo Ferguson tra queste. Ha fatto benissimo Italiano, anche col senno di prima, a fare massiccio turnover, perché a questo punto in Europa si gioca solo per l’onore mentre la partita con la Fiorentina di domenica vale tanto non solo… (La Repubblica)