Atalanta, il trionfo europeo sui giornali stranieri: «Il Bayer non aveva nessuna possibilità»

Esaltazione per l’Atalanta e per Lookman, ma (bisogna dirlo) soprattutto sorpresa per il crollo improvviso del Bayer. È il modo in cui i giornali tedeschi parlano della vittoria nerazzurra, nei cui articoli spuntano le parole «bergamasken» in tedesco e «catenaccio» in italiano (ma solo per dire che non c’è stato). Ma anche i giornali del resto d'Europa hanno celebrato l'impresa in Europa League. «La partita della sua vita», titola la Frankfurter Allgemeine Zeitung riferendosi a Lookman «volato verso il cielo sopra Dublino (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli ultimi 90 minuti di questo campionato metteranno di fronte Lazio e Sassuolo. Ai biancocelesti basta un punto per blindare... CALCIOMERCATO LAZIO - Non solo in campo: la partita tra Lazio e Sassuolo si giocherà anche sul mercato. (La Lazio Siamo Noi)

Lookman in linea: regolare il 3-1 dell'Atalanta De Roon: "Non ci sono parole, un sogno" (Sport Mediaset)

Una Dea dello sci pazza per la vittoria in Europa League della Dea Atalanta. La dea in questione è Sofia Goggia, una delle campionesse dello sci alpino e mondiale, che da bergamasca doc ha seguito il cammino dell’Atalanta in EL fino alla finale di Dublino (IL GIORNO)

Entrambe le volte in campo una squadra pressoché perfetta tatticamente, volitiva e atleticamente, come si suol dire, in palla. È proprio tutto vero: l’ Atalanta è europea o, se preferite, con un titolo internazionale! Il meritatissimo 3-0 al Bayer ci ricorda il punteggio col quale i nerazzurri il 2 giugno 1963 avevano conquistato a Milano la Coppa italia. (L'Eco di Bergamo)

Marco parla per sé, ma inconsapevolmente si fa portavoce del pensiero di molti dei 500 tifosi che ieri pomeriggio hanno atteso l’Atalanta prima all’aeroporto di Orio al Serio e poi a Zingonia. «Non ho trovato voli per andare a Dublino (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Dai, “scèt”, la coppa è vera e ogni iperbole è consentita. E allora appena passata la sbornia europea, magari compiuto l’ormai irrinu… (la Repubblica)