Energia, Ciafani (Legambiente): l'Italia è sulla strada giusta

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Abbiamo prodotto il 53,5% di elettricità da fonti rinnovabili, il record storico per il nostro Paese". Lo ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, intervistato da askanews a Mantova a margine della seconda giornata del Seminario Estivo di Fondazione Symbola.Secondo Ciafiani, "abbiamo però di fronte una seconda tempesta perfetta che dobbiamo evitare, perchè il combinato disposto tra il pessimo decreto ministeriale sulle aree idonee, il surreale decreto legge sull'agricoltura che vuole contrastare il consumo di suolo e se la prende con il fotovoltaico a terra quando invece dovrebbe prendersela con le nuove edificazioni, e il nuovo Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) che prevede quote percentuali di elettricità da nucleare, crediamo che siano tre norme che ostacoleranno la rivoluzione energetica che continua nel Paese, e che noi continueremo ad assistere anche sui territorio facilitando la realizzazione degli impianti di che utilizzano fotovoltaico, l'eolico e tutte le altre fonti rinnovabili", conclude il presidente nazionale di Legambiente. (Tiscali Notizie)

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In uno scenario energetico al 2050 si profila un contributo dell'11% per l'elettricità da parte della fonte atomica (LAPRESSE)

Bisogna mantenere un'Italia moderna. E mantenere un'Italia moderna significa avere industrie all'avanguardia, significa sapersi adattare a quelli che sono i cambiamenti. (Tiscali Notizie)

Poi nello scenario al 2050 c'è la parte di nucleare che può essere con una potenza dall'11 al 22%. Un minimo e un massimo molto ampio di potenza rispetto a quella che sarà la produzione in quegli anni. (ilmessaggero.it)

Centrali nucleari dal 2035, potranno coprire fino al 22% dei consumi elettrici: il piano del governo alla Ue

“Gli obiettivi di Pniec sono al 2030. Poi nello scenario al 2050 c'è la parte di nucleare che può essere con una potenza dall'11 al 22%. Un minimo e un massimo molto ampio di potenza rispetto a quella che sarà la produzione in quegli anni. (Il Sole 24 ORE)

ROMA – L’aumento delle rinnovabili e l’uscita definitiva dal carbone avvicinano l’Italia agli obiettivi Ue sulla lotta al cambiamento climatico e alla decarbonizzazione dell’economia. In calo emissioni da parte dell’industria e degli edifici, grazie a maggiore efficienza, bonus e pompe di calore. (la Repubblica)

Il piano aggiorna quello del 2019 all’insegna di un «grande pragmatismo, superando approcci velleitari del passato» dice il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Per decarbonizzare la produzione di energia elettrica e contrastare il riscaldamento globale l’Italia punta anche sul ritorno al nucleare. (Corriere della Sera)