Maradona "multato": l'iniziativa di Stefano Ceci a Piazza del Plebiscito è costata oltre 100 euro di sanzione

Maradona multato: l'iniziativa di Stefano Ceci a Piazza del Plebiscito è costata oltre 100 euro di sanzione
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Una multa a Maradona: tutto vero, anche se l'oggetto della sanzione amministrativa è una foto del Pibe de Oro esposta a Piazza del Plebiscito nel giorno delle commemorazioni per i quattro anni dalla sua morte. A raccontarlo è l'edizione odierna de Il Mattino: "Strano, ma vero. Ma questo è quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì scorso, quando Stefano Ceci (ex manager e amico del campionissimo argentino) è stato multato dagli agenti della polizia Municipale del Comune di Napoli per «occupazione di suolo pubblico». (CalcioNapoli24)

Ne parlano anche altri media

Il murale che ritrae Diego Armando Maradona a Napoli è diventato il secondo sito turistico più visitato d'Italia, davanti agli scavi di Pompei e dietro soltanto al Colosseo. (Sport Mediaset)

La commovente lettera dell'ex calciatore (CalcioNapoli1926.it)

È il noto murale dedicato a Diego Armando Maradona che sorge, ovviamente, a Napoli, in via Emanuele de Deo. Un'opera di street art che è incisa sulla parete di una palazzina dal 1990 e che dal 2020, dopo la morte dell'amato campione argentino, ha trasformato la piazzetta sottostante in un vero e proprio sepolcro. (La Gazzetta dello Sport)

Bagno pubblico di fronte al murale di Maradona. Turisti e selfie con l’insegna: “Cca’ sta o’ cess”

In occasione del quarto anniversario della morte di Diego Armando Maradona, Calcionapoli1926 ha intervistato alcuni ex calciatori, avversari di Diego. Di seguito le dichiarazioni dell’ex Juventus Antonio Cabrini: (CalcioNapoli24)

Pietro Paolo Virdis è stato uno dei centravanti più prolifici della storia della Serie A. In carriera sbagliò un solo rigore. Virdis: "Non ho dubbi sul più grande calciatore di sempre, è stato fantastico" (AreaNapoli.it)

L’insegna è stata montata questa mattina. E ha suscitato stupore, ironia, disappunto e non poche perplessità. I più, però, applaudono convinti all’iniziativa di pubblica utilità con l’esclamazione: “Era ora”. (La Repubblica)