Ius scholae, a Nord il 16% degli alunni è straniero

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Ascolta la versione audio dell'articolo 3' di lettura Sono 914mila gli alunni con cittadinanza non italiana, secondo le ultime statistiche del ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicate l’8 agosto e aggiornate all’anno scolastico 2022/2023. A questa platea guarda chi vorrebbe lo ius scholae, la riforma tornata nelle ultime settimane al centro del dibattito politico, che darebbe la cittadinanza ai minori stranieri che hanno frequentato regolarmente uno o più cicli scolastici in Italia. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Calenda su Ius Scholae: “Balletto indecente sulla pelle di 560.000 studenti” Di Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, ha commentato su X la questione dello Ius Scholae, che sta tenendo banco in questi giorni. (Orizzonte Scuola)

Nostro e loro, perché - come canta Ghali - “tvb cara Italia” lo pensano anche loro. Numeri sì, ma soprattutto persone e, nello specifico, il dato numerico indica quanti sono gli studenti con cittadinanza non italiana nelle classi delle scuole del nostro Paese. (Collettiva.it)

L'urgenza dello «Ius scholae» e il coraggio che manca alla destra di governo Quel salto di qualità che Meloni non farà mai con i suoi orizzonti di cartone (Ottopagine)

Già nel 2019, Azzolina aveva sollevato il dibattito sullo ius scholae, una proposta che, nonostante il sostegno iniziale, è stata successivamente accantonata. Lucia Azzolina, ex ministra dell’Istruzione, ha scritto un articolo per l’Huffington Post in cui riflette sulla necessità di affrontare con coraggio il tema della concessione della cittadinanza ai giovani che crescono e studiano in Italia (Tecnica della Scuola)

Nell'anno scolastico 2021/2022, si sono registrati quasi 888.880 studenti stranieri, un dato che evidenzia un cambiamento demografico e sociale iniziato negli anni Ottanta, culminato nel primo decennio del Duemila (+357%) e ormai consolidato nel paese (+23,4%). (WIRED Italia)

“Perché è evidente il tentativo di strumentalizzare un tema così delicato per cercare di dividere la maggioranza”. Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, perché avete detto no all’emendamento di Azione al ddl Sicurezza che porterebbe allo Ius scholae? (la Repubblica)