In Georgia manifestanti in piazza per la sesta sera consecutiva
Per la sesta sera consecutiva, da quando giovedì scorso il governo ha deciso di rinviare al 2028 il cammino di adesione all'Ue, i manifestanti sono scesi in strada per protestare. Su viale Rustaveli, di fronte al Parlamento, come si vede dalla tv di opposizione Formula, centinaia di persone, avvolte nella bandiera della Georgia e dell'Ue, riempiono la strada. (Corriere del Ticino)
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Sarebbero più di 200 le persone arrestate finora, tra cui il leader della "Coalizione per il Cambiamento" Zurab Girchi Japaridze, che è stato poi rilasciato. Quinta notte di proteste nelle strade di Tbilisi. (L'HuffPost)
La Corte Costituzionale della Georgia ha respinto il ricorso della presidente della Repubblica Salome Zurabishvili e di altri 30 politici che chiedevano che le elezioni parlamentari tenutesi lo scorso 26 ottobre e vinte dal partito di governo ‘Sogno Georgiano‘ fossero dichiarate incostituzionali. (LAPRESSE)
La Corte costituzionale della Georgia ha rifiutato di invalidare le elezioni legislative vinte alla fine di ottobre dal partito al governo. (Sky Tg24 )
Sesta notte di proteste in Georgia, dove i filo-europeisti sono scesi in piazza dopo la sospensione dei colloqui di adesione all’Unione europea. Indossando maschere antigas e utilizzando scudi artigianali per deviare i gas lacrimogeni della polizia, migliaia di dimostranti si sono riuniti di nuovo di fronte al Parlamento nella capitale Tbilisi. (LAPRESSE)
Continuano i violenti scontri in Georgia tra manifestanti europeisti e polizia: il bilancio di ieri è di almeno 26 feriti, come rende noto il ministero della Sanità georgiano precisando che "26 persone sono state trasferite in ospedale, tra cui 23 manifestanti e tre rappresentanti del ministero degli Interni", ovvero poliziotti. (la Repubblica)
Le proteste, sempre più violente, sono scoppiate dopo l’annuncio della sospensione dei negoziati per l’adesione all’UE fino al 2028. A Tbilisi, un operatore TV è stato ferito da fuochi d’artificio lanciati con un razzo artigianale durante le proteste pro-UE contro il governo. (ilmessaggero.it)