Lo stupro di gruppo al Foro Italico, dramma delle madri degli imputati, “Certe cose le fanno gli animali”
L’eco dello stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo, continua a riverberare nelle vite di coloro che sono stati coinvolti, direttamente o indirettamente. Mentre il processo si avvia verso la fase d’appello, le madri di tre dei sette imputati, Loredana Mamone, Ornella Valenti e Francesca Mortillaro, madri rispettivamente di Gabriele Di Trapani, Angelo Flores e Christian Maronia, rompono il silenzio. (BlogSicilia.it)
Ne parlano anche altre testate
Parlano le madri di tre dei sette indagati, che difendono i figli sostenendo che in quella notte del luglio 2023 non vi sia stato uno stupro. Nel frattempo, a Palermo appaiono scritte di protesta. (Quotidiano di Sicilia)
Si sono fatti trascinare»: una difesa senza appello quella delle madri dei giovani palermitani accusati dello stupro di gruppo di una 19enne violentata in un cantiere abbandonato del Foro Italico, a luglio del 2023 a Palermo (leggo.it)
PALERMO – “Per l’educazione che gli abbiamo dato hanno sbagliato. Non si fa sesso di gruppo e per strada, certe cose le fanno solo gli animali”, dicono le madri degli imputati condannati per lo stupro del Foro Italico. (Livesicilia.it)
Le caratteristiche del caso mi inducono, da studioso di diritto penale di lungo corso, a non avere certezze sul caso della giovane Asia. (La Repubblica)
Disapprovano il comportamento dei loro figli ma sono certe che quella notte non ci sia stato uno stupro: “Hanno sbagliato perché non si fa sesso in gruppo, in strada, come i cani. Ma non è stato stupro. (CremonaOggi)
«Non sono dei mostri. Dopo le condanne dei sette imputati a pene comprese tra i 6 anni e gli 8 anni e 8 mesi (il verdetto più pesante è stato inflitto all'unico ragazzo che all'epoca dei fatti era minorenne) le donne hanno deciso di parlare. (ilmattino.it)