Potenziale biofirma in una roccia marziana

Alcune caratteristiche della roccia Cheyava Falls potrebbero indicare la presenza di vita microbica primordiale su Marte, risalente a un'era in cui nell'area esplorata dal rover Perseverance della Nasa scorreva acqua. Gli scienziati stanno prendendo in considerazione tutte le possibili spiegazioni alternative, e per confermare che si tratti effettivamente di tracce di vita passata sono necessarie ulteriori indagini In questi giorni, una particolare roccia marziana – soprannominata Cheyava Falls, come una cascata del Grand Canyon – sta catturando tutta l’attenzione del team scientifico del rover della Nasa Perseverance. (Media Inaf)

La notizia riportata su altri giornali

Lo scatto arrivato a noi ha suscitato meraviglia e stupore, tanto da rimbalzare sui social. Foto Nasa (il Giornale)

MeteoWeb Il rover Perseverance della NASA potrebbe aver fatto una scoperta tra le più significative nella storia dell’esplorazione spaziale: segni potenziali di vita antica su Marte. I ricercatori della missione sono entusiasti per i risultati preliminari, ma mantengono un atteggiamento prudente in attesa di ulteriori analisi per confermare questa straordinaria scoperta. (MeteoWeb)

Da tempo, gli scienziati cercano tracce di vita aliena su Marte e altri pianeti. Questo tema affascinante ha ispirato film, serie TV e documentari. Le missioni spaziali, in particolare quelle su Marte, stanno raccogliendo dati importanti. (TTi Viaggi)

Il JPL ha trovato nuovi indizi (non prove) di antica vita microbica su Marte

È stata soprannominata ‘Cheyava Falls’, come una cascata dell’Arizona, e la sua struttura ha suscitato l’interesse del team scientifico di Perseverance, il rover della Nasa attivo su Marte dal marzo 2021: si tratta di una roccia ricca di venature e macchie che il rover ha individuato mentre esplorava la Neretva Vallis, un’antica valle fluviale scavata dall’acqua che scorreva in passato all’interno del cratere Jezero. (Global Science)

Credit: NASA/JPL–Caltech/MSSS Il rover Perseverance della NASA, ribattezzato "il geologo a sei ruote", potrebbe aver trovato sulla superficie di Marte una delle migliori indicazioni finora rinvenute di firme chimiche e strutture create da forme di vita microbiche che si pensa abbiano abitato il pianeta rosso miliardi di anni fa. (Geopop)

Questa roccia ha la forma della punta di una freccia, è diversa da qualsiasi altra mai studiata dal rover nel corso dei suoi tre anni su Marte, e soprattutto, mostra firme chimiche e strutture che potrebbero esser state formate da un’antica vita microbica. (Astrospace.it)