Venezia, il Totoleone da Almodovar a “Queer”

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VENEZIA. L'eutanasia plumbea e sincopata di Almodovar (), l'utopismo architettonico di Corbet () e la straordinarietà della protagonista del film di Walter Salles () sono tre componenti che non si possono trascurare per un possibile Totoleone di questa edizione, la 81a, di un Festival di Venezia di livello medio alto che si chiude domani. Per l'Italia, forse troppo sovradimensionata, buone possibilità perdi Guadagnino e, in seconda battuta, perdella Delpero. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altri media

A Venezia, nel 1983, iniziò la sua carriera internazionale: «Vero, sono cresciuto con la cultura italiana, la sento molto vicina». Almodovar edro è emozionato e si vede: «Non pensavo di vincere il Leone d'oro». (ilmattino.it)

aveva ottenuto il Leone alla carriera proprio a Venezia, ricevendo il premio ha lanciato un appello affinché "morire con dignità sia un diritto fondamentale". Anche l'Italia festeggia in quest'edizione, con il Leone d'argento, Gran Premio della Giuria, a "Vermiglio" di Maura Delpero, la storia di una famiglia durante la Seconda guerra mondiale girato nella Val di Sole. (Il Sole 24 ORE)

Forse la sorpresa più grande di questa 81a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia è che si è aperta il 28 agosto scorso con un ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e si è chiusa ieri con uno nuovo, Alessandro Giuli. (il Giornale)

La giuria guidata da Isabelle Huppert con La stanza accanto (The room next door) non ha premiato soltanto un formidabile requiem di morte e amicizia, ha fatto giustizia. Sembra incredibile che Pedro Almodòvar abbia dovuto arrivare alla soglia dei settantacinque anni (li compie il 25 settembre) per conquistare il suo primo Leone d’oro, perché quello che ha ricevuto per la carriera non conta. (L'HuffPost)

La stanza accanto vince il Leone d’oro, Pedro Almodóvar per la prima volta si aggiudica il riconoscimento più ambito (alla Mostra di Venezia aveva ricevuto il Leone alla Carriera). Bisogna provare a cambiare il punto di vista: in realtà racconta una storia di solitudine, di una persona malata terminale che si avvicina alla fine senza essere sostenuta. (Famiglia Cristiana)

Pedro Almodóvar vince Venezia 81, con “The room next door”, film bello e commovente su un tema generalmente spinoso, ma essenziale nella vita di ognuno di noi: il diritto di morire serenamente, quando tutto è spacciato. (ilgazzettino.it)