L’industria dell’auto non sta bene, le dichiarazioni di Stellantis raccontano un intero settore

Non capita proprio tutti i giorni (o tutti gli anni) di sentire un amministratore delegato che parla in modo così diretto della situazione frustrante del proprio settore. “L’industria automobilistica è in tumulto”, ha esordito il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, all’inizio della sua intervista a Bloomberg pochi giorni fa. “Guardando i risultati, tutti stanno percorrendo la stessa strada”, afferma, ma questa direzione, in effetti, è quasi per tutti inevitabilmente in declino. (ClubAlfa.it)

Ne parlano anche altre fonti

Male i conti del primo semestre di Stellantis e minaccia di taglio per i marchi che non porteranno guadagni: tutti fattori, uniti alle incertezze geopolitiche persistenti, che ieri hanno fatto crollare il titolo del gruppo dell'8,7%, a 16,67 euro, praticamente poco sotto il valore di un anno fa (16,79 euro). (il Giornale)

Lo ha dichiarato lo stesso Tavares, commentando l’ingresso nel gruppo della cinese Leapmotor che porta a 15 i marchi controllati da Stellantis: “Se sono troppi“, ha detto il manager portoghese, “chiuderemo quelli meno redditizi“. (SicurAUTO.it)

Il diario dell’ultima settimana lo certifica e la strategia del governo, del ministro Urso e delle istituzioni locali – piemontesi in primis – appare sempre più fallimentare per difendere produzione e posti di lavoro nella patria della fu Fiat. (il manifesto)

Stellantis offre incentivi per lasciare il lavoro ai dipendenti statunitensi per tagliare i costi

Come aveva previsto Carlos Tavares durante la risultati del primo trimestre 2024I dati di Stellantis relativi al primo semestre dell'anno sono in netto calo rispetto agli anni precedenti. Le vendite, il fatturato, i margini e il flusso di cassa libero mostrano tutti un netto calo. (Italpassion IT)

Ecco i i risultati finanziari di Stellantis. (Il Messaggero - Motori)

A differenza delle offerte precedenti, non ci sono requisiti minimi di anni di servizio. I pacchetti di separazione volontaria sono disponibili per i dipendenti non rappresentati dai sindacati negli Stati Uniti a livello di vicepresidente e solo in “certe funzioni”. (ClubAlfa.it)