L’atto di accusa dell’Fbi ad Abedini: “Così lavorava per i pasdaran”

ROMA. Sono intrecciati, ormai, i destini di Cecilia Sala e di Mohammad Abedini, il cittadino iraniano arrestato il 16 dicembre scorso all’aeroporto di Malpensa su mandato degli Stati Uniti. Teheran pretende che non venga consegnato agli Usa. Washington invece ha già chiesto l’estradizione ed entro 21 giorni invierà alla Farnesina il fascicolo dell’inchiesta sulla base del quale la Corte d’appello… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei casi ordinari l’atto del guardasigilli è puramente formale, ci pensano gli uffici … (Il Fatto Quotidiano)

"La giornalista italiana è stata detenuta per violazione delle leggi iraniane", mentre, al contrario, "la misura presa dagli Stati Uniti contro Abedini è una sorta di presa di ostaggi", ha aggiunto Baghaei. (Tiscali Notizie)

Cecilia Sala, i messaggi di Abedini dal carcere: «Prego per me e per lei». Il 15 udienza sui domiciliari

È quanto ha chiesto ieri al suo avvocato Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il 38enne avrebbe sentito parlare per la prima volta della giornalista di Chora Media e del Foglio arrestata in Iran e, a quanto fa sapere il difensore Alfredo De Francesco, durante il colloquio di ieri il suo assistito avrebbe voluto saperne di più. (ilmessaggero.it)