Novità per l’ingresso alla facoltà di Medicina: addio ai test di accesso. Graduatoria dopo 6 mesi

Addio al test di ingresso a Medicina e abolizione del numero chiuso al primo semestre: è arrivato l’ok dalla settima Commissione del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria. Il governo si impegna a rendere operativo il sistema dall’anno accademico 2025/’26. Il testo deve andare ora in Aula in Senato e poi alla Camera (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Via il test d’accesso per gli iscritti alle facoltà di Medicina. È un «passo storico» e, su questo, il ministro dell’Università Anna Maria Bernini (Forza Italia) ha ragione da vendere: ma è anche un passo necessario perché, parliamoci chiaro, la carenza di dottori e professionisti della salute rischia di mandare in tilt il Paese e non per scherzo. (Liberoquotidiano.it)

L' accoglienza e formazione adeguata dei futuri aspiranti medici. "Il taglio subito dai bilanci delle università nell'anno corrente ha sfiorato il 10%" , scrivono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Contrariamente a quanto è stato detto da più parti, non è stato abolito, ma aumentato. Ora i posti disponibili sono 25mila e servono per rispondere al problema della carenza dei medici, ma se i nuovi ingressi rimanessero tali si correrebbe il rischio opposto, cioè si genererebbe un enorme sovrappiù di camici bianchi”. (BergamoNews.it)

Medicina, novità per l'accesso al corso di laurea

Roberto Marti chiedeva (Pagella Politica)

La riforma prevede l'abolizione del numero chiuso al primo semestre, consentendo l'iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test d’ingresso. (Adnkronos)

La riforma dell’accesso a Medicina, definita “un passo storico” dalla Ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, suscita forti perplessità nel mondo accademico. La Crui, la Confederazione dei Rettori delle Università Italiane, contesta l’abolizione del numero chiuso, prevedendo un’impennata di immatricolazioni ingestibile per le università. (Orizzonte Scuola)