Il giorno della disfatta tra autocritiche dem e accuse all'alleato. "Conte ci fa perdere"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

«La foto di gruppo no», la prossima volta meglio evitarla. All'indomani della doccia gelata in Liguria, il centrosinistra guarda con crescente ansia al secondo giro di Regionali autunnali, e in particolare all'Umbria, dove «la partita è tutta aperta ma l'aritmetica elettorale non ci favorisce». E al Nazareno si pensa di lasciar cadere l'idea, su cui si stava lavorando, di una manifestazione di chiusura con tutti i leader sul palco attorno alla candidata dem, la sindaca di Assisi Stefania Proietti. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

C'è un sentimento ambivalente, nel Pd, il giorno dopo il voto ligure. Due dati contrastanti, che per ora non aprono un dibattito pubblico nel Pd, perché - come ripetono tutti - prima ci sono le elezioni in Emilia Romagna e Umbria, e nel secondo caso il risultato è tutt'altro che scontato. (Tiscali Notizie)

«Mi preoccupa la composizione, la consistenza e la competitività della coalizione di centrosinistra, di cui parlo da mesi». Da tempo il sindaco Beppe Sala non fa mistero di volersi impegnare a costruire un nuovo centro, «stile» Forza Italia ma ancorato alla sinistra e al Pd. (il Giornale)

Le giustificazioni di sono tutte: la manciata di voti di differenza e l’imperfezione della coalizione. Ma sono esattamente anche gli argomenti che potrebbero essere rimproverati al gruppo dirigente (ligure e nazionale) dallo sconfitto con onore Andrea Orlando alla segretaria Elly Schlein. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Oltre metà degli elettori di Italia Viva ha votato a destra, per quel Bucci di cui Renzi era compiaciuto alleato al Comune di Genova. (left)

Lo ha spiegato a Fanpage.it Salvatore Vassallo, direttore dell'Istituto Cattaneo, che ha analizzato i flussi elettorali. Una differenza che, probabilmente, si sarebbe potuta colmare se Italia viva, Azione, +Europa e le altre liste liberali fossero state nella coalizione. (Fanpage.it)

Lì, al bancone, parlano a lungo Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. (Adnkronos) – L’occasione è il voto, ancora una volta andato a vuoto, sul giudice della Consulta che riempie il Transatlantico di deputati e senatori. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)