Erik e Lyle Menendez, Ryan Murphy: "La serie è la cosa migliore che sia accaduta ai fratelli in 30 anni"

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Il produttore della serie Monsters, che ha raccontato la storia dei fratelli Menendez, ha spiegato che non ha interesse a incontrarli e che dovrebbero avere un altro processo. Ryan Murphy non ha intenzione di incontrare i fratelli Erik e Lyle Menendez, ma ha ammesso che ritiene sia possibile un nuovo processo. Il produttore ha inoltre dichiarato che considera la serie targata Netflix la "cosa migliore" accaduta ai due condannati negli ultimi 30 anni. (Movieplayer)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei 33 minuti si assiste alla conversazione tra il giovane, accusato dell'omicidio dei genitori insieme al fratello, e il suo avvocato Leslie Abramson (Ari Graynor). Pubblicazione: 30 settembre alle 17:47 (BadTaste)

Dopo le numerose controversie che hanno accompagnato la messa in onda di Monsters, gli stessi fratelli Menendez faranno sentire la loro voce in un nuovo documentario in arrivo su Netflix. (Best Movie)

Questo documentario presenterà interviste telefoniche agli stessi fratelli Menendez, testimonianze esclusive di avvocati, giurati e familiari coinvolti e immagini di repertorio per ricostruire la vicenda che ha sconvolto gli Stati Uniti nel 1996 con un racconto documentaristico che si differenza della serie di Ryan Murphy dove la storia dei fratelli Menendez è stata raccontata in forma romanzata. (Today.it)

Il regista Ryan Murphy fa ciò che un regista è chiamato a fare: costruisce un racconto in grado di intrattenere lo spettatore, enfatizzando alcuni aspetti per… (L'HuffPost)

La sera del 20 agosto 1989 Lyle ed Erik Menéndez, giovani rampolli del potente CEO della Artisan Entertainment José Menéndez di Beverly Hills a Hollywood, uccisero il padre e la madre, Mary Louise “Kitty”. (Ciak Magazine)

Tutto quello in cui Murphy sguazza e di cui – come i plastici di Bruno Vespa a Porta a Porta e i giri di frasi della Leosini a Storie maledette – nessuno si dovrebbe più meravigliare. Uscito giovedì scorso su Netflix, il secondo capitolo della serie antologica Monsters (storia di Lyle ed Erik Menendez, da cui l’aggiunta di una esse plurale) ha subito racimolato le polemiche legate a ogni prodotto di Ryan Murphy (Io Donna)