Questa sera alle 21.00 "Come è cambiato il mondo dal 7 Ottobre 2023?"

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Guerra tra Gaza e Israele

(di Andrea Cucco ) Il 7 Ottobre 2023, l'organizzazione terroristica Hamas ha lanciato un violento attacco contro Israele, scatenando uno dei conflitti più intensi degli ultimi anni. L'operazione, partita dalla Striscia di Gaza ha portato alla morte di oltre 1.200 israeliani ed al rapimento di oltre 250 persone, per lo più civili. Lo Stato ebraico ha risposto immediatamente con raid aerei, il richiamo di centinaia di migliaia di riservisti ed operazioni di terra nella Striscia di Gaza. (Difesa Online)

Su altri giornali

Le autorità israeliane hanno rafforzato i livelli di sicurezza nel timore che Hamas possa condurre attacchi per commemorare l'assalto e diramato nuovo appello per evacuare il sud di Beirut che annuncia nuovi bombardamenti contro Hezbollah. (Fanpage.it)

Nonostante tutto, siamo ancora qui ad assistere ad un mondo di opinionisti e di influencer che pretenderebbero di farci aprire gli occhi su un “genocidio” che non c’è: quello dei palestinesi a Gaza. (Nicola Porro)

La settima vittima dell'attentato a Jaffa, il 1° ottobre scorso, è un cittadino italo-israeliano. L'uomo si chiamava Victor Shimshon Green, 33 anni, viveva in un rifugio per senzatetto. La conferma è giunta dall'ambasciata italiana a Tel Aviv, dopo ulteriori ricerche compiute dall'Interpol congiuntamente con la polizia israeliana. (il Giornale)

Mattarella: «Ferma condanna per l’attacco del 7 ottobre. Ora serve il cessate il fuoco»

In questo inserto, che La Stampa ha pensato per i propri lettori a un anno di distanza dal massacro di Hamas in Israele, oltre all’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, trovate due testimonianze straordinarie: sono quella di Ayelet Gundar Goshen, scrittrice, psicologa e giornalista, e quella di Roy Chen, scrittore, traduttore e drammaturgo, la cui famiglia arrivò in Palestina nel 1492 a seguito dell’espulsione dalla Spagna. (La Stampa)

La guida suprema dell’Iran ha ribadito che non esiterà «a rispondere ancora se sarà necessario, e saremo rapidi nel farlo». Non è un caso che il nome scelto dall’Iran per i suoi due attacchi contro Israele, in due fasi distinte di questo conflitto, sia stato «Vera promessa». (Corriere del Ticino)

«Occorre una definitiva soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, preveda la creazione di due Stati sovrani e indipendenti. (Il Sole 24 ORE)