📢 Leao, stoccata a Fonseca: "Non mi era mai successo al Milan"
Leao contro Fonseca – Sono giorni piuttosto frenetici quelli che sta vivendo il Milan, soprattutto per la conquista della Supercoppa Italiana. La vittoria del primo trofeo del 2025 ha rilanciato le ambizioni dei rossoneri e fatto rivedere un Leao in grande forma. L’attaccante portoghese ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato del suo nuovo allenatore Conceicao, subito vincente dopo appena due partite: “Ha portato energia e una nuova mentalità. (FantaMaster)
La notizia riportata su altri media
Sergio Conceiçao porta nuovi riti da spogliatoio, come aveva celebrato il trentesimo campionato vinto dal Porto, a Ryad ha voluto confermare la tradizione, dunque accendendo un sigaro, charuto nella lingua lusitana, danzando il kuduro, genere reggaeton, tormentone estivo del 2011, colonna sonora di Fast&Furious che è poi il suo sottopancia in panchina, a bordo campo, da calciatore prima, da allenatore dopo. (il Giornale)
Cambia il movimento del bacino e la sfacciataggine del sigaro si fa sempre più accentuata, ma la festa di Conceiçao è collaudata da anni ed è anche il modo più semplice e immediato per mettere la sua firma sul Milan (La Stampa)
Festa negli spogliatoi del Milan per la conquista del trofeo della Supercoppa: 3-2 all'Inter. Il nuovo tecnico del rossoneri balla con un sigaro in bocca e carica così i suoi giocatori. (Corriere TV)
Il giornalista Andrea Scanzi a TMW Radio, ha parlato del suo Milan che ha vinto in Supercoppa: "La sensazione oggi? Incredulità. Non so come abbiamo fatto a vincere la partita per come si era messa. C'è una grande gioia per aver vinto contro l'Inter, squadra molto più forte. (Milan News)
Non sappiamo quanto faccia piacere ai tifosi interisti dopo la sconfitta contro il Milan nella Supercoppa Italiana giocata in Arabia Saudita sapere che fra quanti hanno festeggiato c’è anche una romagnola illustre: Laura Pausini. (ravennanotizie.it)
Gli archivi fotografici sono incandescenti di clic en plein air di calciatori (Ibrahimovic, Vidal, Dimarco, Dzeko...) e allenatori (Ancelotti, Guardiola, Lippi) in posa da boss con in bocca il «cubano» simbolo di potere. (il Giornale)