Bergamini, imputata 'io innocente, non ho fatto niente'

Bergamini, imputata 'io innocente, non ho fatto niente'
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Tuttosport ESTERI

"Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente. Lo giuro davanti a Dio. Dio è l'unico testimone che non posso avere al mio fianco". A dirlo Isabella Interno', imputata per l'omicidio dell'ex fidanzato, il calciatore Donato Denis Bergamini, con una breve dichiarazione spontanea al termine delle repliche di accusa e difesa. I giudici della Corte d'assise di Cosenza sono quindi entrati in camera di consiglio per la sentenza prevista in serata. (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Su tutti Michele Padovano, compagno di stanza di Bergamini e legatissimo a centrocampista. (Quotidiano online)

La parte civile ha concluso il processo affermando: "Se è colpevole o innocente lo decidete voi, non il popolo, il tifo, gli affetti, ma quello che sappiamo è che Denis Bergamini è stato ucciso". L'imputata ha chiesto di rilasciare in aula una dichiarazione spontanea, mettendo a verbale: "Io sono innocente, non ho commesso nulla lo giuro davanti a Dio, Dio e unico testimone e purtroppo non posso averlo al mio fianco". (Sport Mediaset)

COSENZA – Terminate le controrepliche da parte dalla Procura di Castrovillari e della parte Civile che difende la famiglia Bergamini, la Corte D’Assise, composta dal Presidente Paola Lucente, dal Giudice a latere Marco Bilotta e dagli otto giudici popolari, si è ritirata in camera di consiglio tra il tardo pomeriggio e la serata dovrebbe arrivare la sentenza su Isabella Internò imputata per l’omicidio dell’ex calciatore del Cosenza. (Quotidiano online)

Morte di Bergamini, la difesa di Isabella Internò: «Non avete prove per condannarla, lei come Enzo Tortora»

Michele Padovano, ex calciatore di Juventus Pisa e Cosenza, è presente fuori dal Tribunale di Cosenza nel giorno della sentenza sul caso legarto alla morte il 18 novembre 1989 di Donato Bergamini, allora compagno di squadra di Padovano nel club calabrese, da quasi 35 anni al centro di una lunghissima e complessa indagine per scoprire le cause e le responsabilità dei fatti avvenuti. (TUTTO mercato WEB)

Lo hanno gridato con forza per per oltre 30 anni e continuano a farlo oggi, ai piedi del Palazzo di giustizia del Cosenza: “Verità per Denis!”. Un momento atteso per decenni dalla famiglia di Denis Bergamini, morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

Un appello a non commettere l’errore commesso con Enzo Tortora, «processo in cui l’Italia intera ha perso la faccia e rischia di perderla ancora perché se condannerete Isabella, commetterete un errore». (Corriere della Sera)