Elly cede al pressing di big e metà gruppo: alla fine il Pd "bacia il rospo" della destra
Al Pd di Elly Schlein è toccato «baciare il rospo». Il grosso del gruppo parlamentare a Strasburgo ha votato sì al bis di Ursula von der Leyen, dopo settimane agitate e tra molti mal di pancia: solo due defezioni, ampiamente previste, dei soliti Marco Tarquinio e Cecilia Strada. Sempre pronti, una volta assicuratisi l'ambito seggio, a distinguersi secondo il noto brocardo morettiano: «Mi si nota di più se non vengo o se vengo e sto in disparte?». (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte agli Stati generali della ripartenza a Bologna. La Commissione Von der Leyen 2 non è progressismo", "se vogliamo fare i progressisti dobbiamo farlo a tutto tondo". (Il Messaggero Veneto)
La scelta di Meloni di votare a favore della Commissione Von der Leyen è una novità da non sottovalutare. La premier rompe col suo passato sovranista e si attesta su una linea più decisamente europeista che può solo far bene all’Italia e all’Europa. (FIRSTonline)
In un’intervista concessa a La Stampa, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, uscito estremamente rafforzato dal voto degli iscritti di dieci giorni fa, fuga i dubbi sulla collocazione politica internazionale e nazionale del partito. (Notizie Geopolitiche)
Le accuse fanno male, soprattutto perché minano anche quel campo largo europeo, che già s'è spaccato in mille pezzi al momento del voto della presidente Ursula von der Leyen. (Secolo d'Italia)
La Commissione Von der Leyen “non è certamente progressista né tantomeno nostra e il maldestro tentativo del Ppe e del suo presidente Manfred Weber di teorizzare l’allargamento della maggioranza in Europa ai conservatori di destra si è rivelato un buco nell’acqua, ottenendo addirittura meno voti”. (Agenda Politica)
Fratelli d’Italia vota compatto come nessuno a favore della nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen, che però ha ribadito gli obiettivi dell’agenda green verde-rossa al 100 per cento, nonostante i Verdi si siano spaccati in tre e solo un terzo circa ha votato a suo favore, non gli italiani tra l’altro. (L'Opinione)