Perché il film The Apprentice scuote Trump: “l’interferenza di Hollywood” nella campagna elettorale

In una campagna elettorale combattuta sul filo del rasoio, come quella che gli Stati Uniti stanno vivendo oggi, tutto può fare la differenza, soprattutto nei cosiddetti “swing state” in cui entrambi i candidati si giocano l’accesso allo “Studio Ovale” per una manciata di voti da conquistare in queste ultime settimane. In questi 24 giorni oltre a battere ogni anfratto delle aree in bilico, entrambe le campagne dovranno preservare l’immagine dei candidati, evitando che qualche scoop possa danneggiarli. (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri media

Arriva il 17 ottobre, nelle sale italiane, il film The Apprentice - Alle Origini di Trump, diretto dall'iraniano-danese Ali Abbasi. Dalla trama al cast, passando per le polemiche: ecco tutte le curiosità sulla pellicola. (Sky Tg24 )

The Apprentice – Alle origini di Trump” The Apprentice Foto di Pief Weyman 2024 APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. (Forbes Italia)

Dopo il maxi-fiasco di Megalopolis e mentre The Joker 2 cola a picco, fa tonfo anche The Apprentice. Tre settimane prima del voto per la Casa Bianca, il biopic a cui i legali del candidato repubblicano hanno fatto la guerra ha aperto a meno di 1,6 milioni di dollari ai botteghini nordamericani, un decimo del budget investito dalla produzione. (Il Mattino di Padova)

Esce il film “The Aprrentice”: ecco come ha fatto Donald a diventare Trump

Il film, sceneggiato dal giornalista e scrittore Gabriel Sherman, fa paura all'entourage di Trump: «Una falsità che non dovrebbe neppure stare nello scaffale di una videoteca di periferia», l'ha definito portavoce del candidato repubblicano. (il Giornale)

L'attore è eterosessuale, ma per il Los Angeles Times ha una risposta insolitamente moderata a un dibattito che infiamma gli animi. (ComingSoon.it)

Alle origini di Trump, in cui Sebastian Stan (Tonya, vari Marvel Captain America, Black Panther, Fresh e l’ultimo A Different Man, miglior attore alla Berlinale) veste i panni del magnate, poi presidente e ora candidato alla presidenza più discusso d’America. (la Repubblica)