Morta nel 2019 a 39 anni per un intervento estetico a Monza, il chirurgo condannato a un anno e 4 mesi: «Sbagliò le manovre di rianimazione»
«Il mancato uso del defibrillatore, la chiamata dei soccorsi non immediata, l’interruzione del massaggio cardiaco per richiedere l’intervento dell’ambulanza, la mancata ossigenazione della paziente, e l’aver praticato un massaggio cardiaco non adeguato in assenza dell’assistenza di un altro operatore». Sono molte le censure che il tribunale di Monza muove all’operato di Maurizio Cananzi, il chirurgo estetico condannato lo scorso aprile a a un anno e quattro mesi per omicidio colposo, con la concessione della attenuanti generiche e la pena sospesa, per la morte di Maria Teresa Avallone, la 39enne che si era rivolta all’imputato per un intervento di rialzo dei glutei con inserimento di fili sottocutanei. (Corriere Milano)
Su altre fonti
La paziente, originaria di Seregno in provincia di Monza e Brianza, doveva operarsi per un rialzo dei glutei con inserimento di fili sottocutanei. Maurizio Cananzi, il chirurgo che avrebbe dovuto operare Maria Teresa Avallone, è stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione per la morte della donna di 39 anni, avvenuta durante un intervento estetico. (Il Fatto Quotidiano)
Per il giudice il chirurgo, che ha operato «senza l’ausilio di un secondo operatore, come imposto, oltre che da generali norme di cautela, in forma specifica dalla legislazione, non ha adeguatamente affrontato l’emergenza cardiaca utilizzando il defibrillatore e non ha praticato un massaggio cardiaco adeguato senza procedere all’ossigenazione della paziente ed effettuando compressioni poco efficaci e in una posizione non corretta, come peraltro indicato dall’operatrice del 118 intervenuta». (IL GIORNO)
Maurizio Cananzi ha ricevuto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche e la pena sospesa (Open)
Le censure sull’operato del medico per quell’intervento estetico concluso ancora prima di cominciare, con la paziente, Maria Teresa Avallone, finita in arresto cardiaco, arrivano nelle ultime pagine della sentenza. (Corriere Milano)
Leggi tutta la notizia Maria Teresa Avallone, 39 anni, morì tre giorni dopo la somministrazione dell'anestesia per l'intervento per un rialzo dei glutei, con inserimento di fili sottocutanei. (Virgilio)
Dopo l'anestesia, infatti, aveva accusato un grave malore per una "reazione avversa", in un ambulatorio di Seregno (Monza e Brianza) mentre "un intervento di rianimazione adeguato avrebbe salvato la vita della donna". (Il Messaggero Veneto)