Primo trapianto a cuore totalmente battente al mondo realizzato all'ospedale di Padova

La sanità italiana dimostra, ancora una volta, di essere un’eccellenza planetaria. Per la prima volta al mondo, infatti, nell’ospedale di Padova è stato effettuato un trapianto a cuore totalmente battente. Merito dell’equipe dell’unità di cardiochirurgia, guidata dal direttore Gino Cerosa. Di fatto, l’organo è stato trapiantato da un donatore a cuore fermo di un altro ospedale al paziente, grazie a particolari macchinari che hanno permesso che non smettesse di battere. (Virgilio Notizie)

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Una tecnica studiata dal professor Joseph Woo dell’Università di Stanford, in California, e ora messa in pratica dall’equipe della cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera patavina guidata dal professor Gino Gerosa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A riuscire in questa splendida impresa il team della UOC Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedale Università di Padova diretta dal prof. (il Giornale)

L’équipe di Cardiochirurgia oggi guidata dal professor Gino Gerosa ha effettuato il primo trapianto di cuore al mondo prelevando l’organo dal donatore senza fermarlo ma continuando a farlo battere dal momento dell’espianto al momento del trapianto sul ricevente. (Corriere della Sera)

Trapianti, cardiochirurgo Gerosa: “A Padova primo al mondo totalmente a cuore battente”

L'intervento rivoluzionario è stato svolto nell'Azienda ospedaliera della città del Santo su un 65enne dall'equipe del cardiochirurgo Gino Gerosa: "Tutta l'operazione è stata eseguita a cuore battente dal prelievo all'impianto". (Fanpage.it)

Per la prima volta nella storia, durante il trapianto, il cuore non ha mai smesso di battere. L’operazione da record è stata portata a termine con successo a Padova nel corso di un intervento guidato dal cardiochirurgo Gino Gerosa. (Open)

Gino Gerosa, direttore Uoc Cardiochirurgia Azienda-Ospedale Università Padova, spiega all'Adnkronos Salute l'intervento che garantisce un "organo più performante ed efficace perché evitiamo i danni dovuti a ogni 'stop and go' previsto finora". (il Fatto Nisseno)