Londra ha chiuso l’ultima centrale a carbone
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La storica centrale di Ratcliffe-on-Soar - REUTERS È la fine di un’epoca. La centrale elettrica a carbone di Ratcliffe-on-Soar, nel Nottinghamshire, l’ultima ancora attiva Oltremanica, è stata spenta per sempre, ieri, tra gli applausi e le lacrime dei dipendenti radunati nella mensa dell’impianto. In pochi minuti, le otto torri di raffreddamento in acciaio e cemento che, dall’alto di 199 metri, hanno sovrastato la valle per 57 anni hanno smesso di “respirare”. (Avvenire)
La notizia riportata su altri media
L’impianto di Ratcliffe-on-Soar, situato nei pressi di Nottingham, verrà definitivamente spento, e i 170 lavoratori rimasti si riuniranno nella sala di controllo, osservando il momento conclusivo dalle vicinanze della mensa dello stabilimento. (QuiFinanza)
Il Regno Unito chiude l’ultima centrale a carbone, Ratcliffe-on-Soar, il 30 settembre 2024, diventando il primo paese del G7 a eliminare completamente questa fonte energetica. (ingenio-web.it)
L'ultima centrale a carbone in Gran Bretagna, quella di Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire, ha cessato definitivamente la produzione dopo 57 anni. L'era del carbone a livello globale è tutt'altro che finita a livello globale, ma questa chiusura segna un momento significativo per il paese che ha dato il via alla rivoluzione industriale. (WIRED Italia)
Con lo stop all’impianto di Ratcliffe-on-Soar nelle Midlands finisce un’epoca e si conclude un percorso che in trent’anni ha azzerato l’elettricità generata dal carbone per puntare sempre più su fonti alternative ai combustibili fossili (24+)
L'impianto di Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire, Inghilterra centrale, si ferma dopo 57 anni, segnando un passo simbolico nei piani di transizione verde voluti da Londra per raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero entro il 2050 ascolta articolo (Sky Tg24 )
Ma, dalle 00.01 della scorsa notte, l’incantesimo, o la stregoneria dell’energia inquinante, si è spezzato per sempre. RATCLIFFE-ON-SOAR (INGHILTERRA) — Le ultime sbuffate bianche dai 115 metri delle otto gigantesche torri di raffreddamento si mescolano nelle nuvole del cielo sopra. (la Repubblica)
