Caso Sala, la tela della premier: un gioco di sponda tra Biden e Trump

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la Repubblica INTERNO

Una vittoria. Di immagine, innanzitutto. Politica, come ammette anche l’opposizione. Cecilia Sala è a casa e Giorgia Meloni neanche si sforza di trattenere la gioia. Quale sarà il prezzo politico da pagare agli Stati Uniti, si saprà soltanto tra qualche tempo, e comunque mai ufficialmente. Potrebbe essere alto, questo lo sa anche la leader. Quali le scorie con l’Europa per l’intesa con Donald Tru… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un rilascio ottenuto probabilmente in cambio della scarcerazione dell’iraniano Abedini – ma in questi casi meno si fa trapelare e meglio è – e forse con il benestare informale del futuro presidente Trump, ottenuto durante la visita organizzata in tutta fretta dalla nostra presidente del Consiglio. (Avvenire)

Le notizie del 9 Gennaio Anche cose buone “Il Manifesto” (Cronache TV)

La forza di una donna sola al comando, che nel bene e nel male definisce le regole del gioco. Cecilia Sala è tornata. (Il Dubbio)

L'editoriale di Quagliariello: «Quel viaggio lampo a Mar-A-Lago e i buoni rapporti con l’Iran: così Giorgia ha vinto la partita»

Ma si può essere contemporaneamente sollevati e disillusi? Tutto è bene quel che finisce bene, il blitzkrieg di Giorgia Meloni chez Trump ha funzionato e alla svelta, lei era l’unica che poteva farlo (abbiamo, purtroppo, una lunga tradizione di ministri degli Esteri alle volte coreografici, basti pensare a Mogherini e Di Maio), e nessuno può contestare che la premier sia particolarmente abile nel riportare a casa chi sta in fondo al baratro, da Chico Forti a Cecilia Sala; il riscatto certo non sarà a costo zero, tutt’altro, e non si tratta solo di piccioli, ma limitiamoci, per ora, a considerare gli aspetti positivi. (Nicola Porro)

E che per giorni si muove su un doppio binario. Il secondo è quello dell'intelligence, coordinato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e con in prima linea l'Aise, il servizio di sicurezza estero guidato Gianni Caravelli (volato a Teheran con l'aereo di Stato che ha recuperato Cecilia Sala). (il Giornale)

Il ritorno in patria di Cecilia Sala rappresenta il felice finale di una partita affatto scontata. Il viaggio lampo nella residenza del neopresidente americano, eletto ma non ancora ufficialmente in carica, è stato un azzardo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)