La nuova linea di Meta sul fact checking si scontra con le regole europee

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WIRED Italia ECONOMIA

La brusca sterzata di Meta in fatto di fact checking e moderazione, annunciata dal suo fondatore Mark Zuckerberg, ha provocato un terremoto nell’opinione pubblica e tra gli utenti di Facebook e Instagram. Giustificata da una supposta volontà di “garantire la libertà di espressione”, la mossa del miliardario statunitense rappresenta, più che altro, un riallineamento a livello politico per assecondare i desiderata della nuova amministrazione guidata da Donald Trump (WIRED Italia)

Su altri media

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha denunciato la "vergognosa" decisione di Meta – il colosso di Mark Zuckerberg a cui appartengono Facebook e Instagram – di porre fine al suo programma di fact-checking, ovvero la verifica dei fatti citati nei post dei social. (la Repubblica)

Introdotto nel 2016 per combattere la disinformazione, verrà sostituito, per ora solo negli Stati Uniti, da un nuovo sistema basato sulle «Community Notes» che lascia agli utenti la responsabilità di aggiungere contesto e correggere eventuali errori nelle informazioni condivise come avviene sul social network X di Elon Musk. (Corriere della Sera)

Meta ha annunciato la cessazione dei programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads, sostituendoli con un sistema di “Community Notes” simile a quello utilizzato da X (il fu Twitter). (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

Elon Musk, il multimiliardario proprietario della piattaforma social X - Reuters (Avvenire)

Pietro De Leo 11 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)