Il Sinodo raccoglie offerte per la parrocchia di Gaza

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il Papa oggi ha chiesto ai cattolici una giornata di preghiera e digiuno per la pace per il mondo intero. "Ma la preghiera e il digiuno non si fanno senza l'elemosina, che ci deve far soffrire, ci deve fare anche male, perché rinunciamo a ciò che ci appartiene per dare al prossimo che è in difficoltà o addirittura sta per morire", sottolinea l'Elemosineria. Per questo il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, prima dell'inizio della Sessione pomeridiana odierna del Sinodo, "si metterà con un cestino davanti alla porta centrale di entrata in Aula Paolo VI, per raccogliere l'elemosina che poi sarà inviata direttamente nella Striscia di Gaza al parroco di Gaza, che da un anno, ogni giorno, viene chiamato dal Papa per sostenere la Comunità che si è radunata e vive attorno alla Chiesa (cristiani, musulmani ed ebrei insieme)". (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un anno dopo l’attacco del 7 ottobre e l’escalation della guerra in Medioriente la “situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è catastrofica e peggiora di ora in ora”. Così a Lapresse Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione internazionale della Croce Rossa. (LAPRESSE)

Un anno dopo l’ingresso delle forze armate israeliane nella striscia di Gaza, il bilancio è pesantissimo. (Inside Over)

Gaza City un anno dopo, strade distrutte e città irriconoscibile 07 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Soli senza cibo e aiuti: cosa significa avere una disabilità a Gaza

Maddalena Dragone, infermiera di Medici Senza Frontiere, racconta cos'è oggi la Striscia di Gaza, tra bombardamenti incessanti, bambini ridotti alla fame, malattie infettive e continui ordini di evacuazione. (Fanpage.it)

Nessuno si sarebbe mai aspettato un’apocalisse del genere, nessuno avrebbe potuto immaginare che da quel giorno nulla sarebbe stato più come prima. «Appena hanno cominciato a circolare le prime notizie di morte e devastazione intere famiglie sono venute nella nostra chiesa cercando un rifugio. (Vatican News - Italiano)

La carenza di sedie a rotelle, deambulatori e dispositivi di assistenza, distrutti o persi tra le macerie, rende la vita delle persone con disabilità a Gaza sempre più difficile. “La mancanza di servizi sanitari, cibo e acqua colpisce gravemente la loro salute fisica e mentale", afferma Loay Abu Saif, volontario dell'ong Medical Aid for Palestinians. (Sky Tg24 )